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lunedì 23 luglio 2018

Il mondo com'è (348)

astolfo


Cooperazione – L’Italia se n’è dotata nel 1983. Col governo Colombo, di centro-sinistra. Che patrocinò una proposta  dei Radicali di Pannella, istituendo un fondo di un migliaio di miliardi (di lire) l’anno per aiuti allo sviluppo. Era qualche anno dopo la Decade dello Sviluppo decretata dall’Onu, in sostanza degli aiuti internazionali allo sviluppo.
L’Italia vi si avviò dopo questo prima legge con costanza. Dapprima con gli obiettori di coscienza al servizio militare obbligatorio, volontari nei paesi in via di sviluppo. Poi con il terzo settore, della organizzazioni non  profit del lavoro e dell’impresa. La prima legge di regolamentazione delle ong è del 1987.
Oggi le spese per la cooperazione allo sviluppo ammontano a circa dodici miliardi, di cui cinque per i migranti. Non se ne fa più un rilevamento specifico, né contabile né  statistico, molte spese rientrando in capitoli complessi, di varia destinazione, soprattutto quelle dei Comuni e altri enti territoriali. Il loro ammontare è presunto, ma con buona base probabilistica.
Complessivamente, le organizzazioni umanitarie che operano fuori dell’Italia sono poco meno di un migliaio. Impegnate in poco più di duemila progetti in cento paesi, in Africa prevalentemente e Sud America. Su fondi italiani, con copertura ora più spesso europea. Sono organizzazioni non profit, ma con impianto economicistico. Occupano stabilmente 20 mila persone, più 81 mila su base volontaria (consulenza, part time, occasionale.), e a titolo gratuito-remunerato (fondo spese, gettoni, consulenze). In forte crescita ultimamente; dal 2014 ha incrementato del 31 per cento gli occupati.
I criteri di gestione, e anche i rapporti fra le società di cooperazione, sono improntati alla contabilità  economicistica. Le ong sanitarie, per esempio Emergency o Croce Rossa, pagano per poter fornire assistenza ai migranti sulle navi delle Ong di pronto soccorso, rifacendosi di questo costo con i rimborsi per ogni migrante assistito a titolo dela cooperazione. Le ong di pronto soccorso a loro volta si avvalgono di un rimborso pro capite per ogni migrante imbarcato, e delle royalties che impongono a ogni altra attività di servizio sulle loro imbarcazioni (Emergency o Croce Rossa).
La cooperazione internazionale, ai migranti o ai paesi poveri, è una parte del più ampio terzo settore. Molto più ampio, coprendo in outsourcing tutte le attività sociali pubbliche, dall’assistenza ai poveri (alimentazione, abitazione, abbigliamento, medicinali, cure mediche), ai minorati, ai tossicomani,  all’Aids, alla terza età.

Germania – C’è stato a lungo dominante – c’è tuttora sotto traccia – un’ideologia della “libertà tedesca”. Come qualcosa di superiore naturalmente – la Germania è sempre in gara. Ma non è forte il senso della libertà nelle tribù e le selve, basti ricordare che la guerra di liberazione fu per la Germania condotta dall’Austria, contro anche l’inerte Prussia: fallita nel 1809 a Wagram, riprese vittoriosa nel 1813- dopo che Napoleone, come poi Hitler, era stato sderenato dalla Russia (nel ‘42 l’Austria non c’era più).

Hitler - Nulla di terribile in Hitler, a parte la ragionevolezza.  Un unicum  certo. Ma non sono i tedeschi tedeschi? Lo sono, e hanno tutto il diritto di esserlo. Solo che un clone di Hitler non figurerebbe nemmeno in  birreria, era astemio.

Matteotti – Ha il più gran numero di vie, piazze, scuole intestate al suo nome, secondo l’archivio di Pagine Bianche. Il secondo intestatario più ricorrente è Garibaldi.

Matrinonio- È stato all’origine monogamico, di più, tribale e quasi familiare. Ci fu un tempo, che Frazer ha esplorato in quattro volumi, in cui l’uomo sposava solo donne della sua tribù. Per non dire dei faraoni, che sposavano le sorelle. Una volta il coniugio era necessariamente incesto, ancora Zeus genera Persefone con la madre Rea, e con la figlia Persefone genera Dioniso.
L’origine del matrimonio, è evidente, è conservativa: del patrimonio, i figli, le energie vitali.
Tribù - Pensare alla chiesa, una qualsiasi chiesa, che vuole uno sterminio, ne gode, o sta a guardare, è da folli. Ma non per la tribù, che tutto vince, e apodittico fa l’impensabile – è per questo che si lascia trascinare e poi si subordina: il libero spirito delle tribù è sempre violento, poiché è limitato. Ciò vale per il germanesimo, un’ubriacatura che va dal 1848 (Wagner, lo stesso Marx) al 1945, ma anche epr l’ebraismo dello Stato etnico. Per il Dio della Bibbia, volendo andare a fondo della cosa, l’unico “Dio degli eserciti” fra i tanti “buoni”, nota Simone Weil sconsolata.
L’identità torna nella vertigine di assoluto: quando la Chiesa, l’Europa e la storia sono letti in chiave di antisemitismo, la semplificazione è ben tedesca. È filologia a due dimensioni. Comune è pure il noi e loro, il resto del mondo cioè, l’eccezionalità di stirpe e destino. E il misticismo senza Dio, in musica, filosofia, teologia, cose nobili ma senza Redenzione. A è anche vero, benché oltraggioso: la Germania di fine Ottocento, la nazione misterica e mistica, della comunità di sangue e l’annientamento dell’Europa, va in parallelo con la rinascita ebraica. Wittgenstein si scopre ebreo, e perciò antisemita.

Tradizione – Nonché tradirsi (essere tradita) fa presto a sparire. Nei periodi di cambiamenti “tecnologici”, come oggi, anche all’interno della sessa generazione – c’è poca o pochissima memoria oggi.
La storia di Thomas Mann “è sempre più vecchia dei suoi anni”. Ma secondo Lévi-Strauss gli eventi storici si dissolvono in una serie di processi fisici, la storia non ha un contenuto. Questo sembra azzardato – Lévi-Strauss non è solo un processo fisico – ma forse è vero. Non ci sono tribù passate alla democrazia, neppure in Europa, gli zingari come i germanici, le tribù sono incorreggibili. Né ci sono vergini fuori che in Occidente, la verginità è concetto a territorio limitato. E si fa presto a sparire. Una volta gli asiatici sbarcavano in Europa a Napoli, da qui la popolarità delle romanze napoletane in Cina e Giappone. Ma ora Napoli non esiste più. Tutto il mondo va a Firenze a vedere il Davide, ma potrebbe un giorno decidere che Santa Sofia a Istanbul è meglio, la moschea, o una guglia gotica a Gotheim. O una partita di baseball. È successo, succederà. Roma è già semisparita: la romanità, prima che a Mussolini, si dovette al culto assiduo dei sassoni, e dell’Ottantanove, ma la Rivoluzione è finita, gli inglesi impoveriti, i tedeschi distratti. La romanità, benché tarda, di Lois Riegl e Franz Wickhoff è sparita con la memoria dei viennesi. E potrebbe essere negata da un qualche movimento per il retaggio degli unni. L’età di mezzo, Comuni e Rinascimento, e lo stesso Umanesimo devono molto a svizzeri, francesi e americani. Ma gli svizzeri più non se ne occupano la Francia e l’America hanno altri orizzonti.

Università – Ha incrementato o indebolito gli studi? Non nel senso della diffusione, ma dello sviluppo, dell’invenzione,, delle penetrazione delle conoscenze. Si critica oggi l’università di massa, ma i limiti che se ne vituperano, di un esamificio a scapito della ricerca e della formazione, già all’origine si denunciavano, in canzoni popolari, di ampia audience, del tipo  raccolto nei “Carmina burana”, e presso autori stimati. “Florebat olim studium,\ nunc vertitur in tedium” è l’incipit del canto 6 dei “Carmina”, che rispecchia la dura critica espressa da Filippo il Cancelliere, a cavaliere del Duecento, sull’università di Parigi dove lavorava, la futura Sorbona:  “Una volta, quando ogni maestro insegnava per suo conto e non si conosceva neppure il nome dell’università, le lezioni e le discussioni erano frequenti e c’era zelo per lo studio. Ora invece vi siete uniti per formare un’università, e le lezioni sono diventate rare, tutto si fa in fretta e l’insegnamento si riduce a ben poco,; il tempo sottratto alle lezioni lo si consuma in riunioni e discussioni. E in queste assemblee, mentre gli anziani deliberano e legiferano, i giovani pensano solo ad architettare abominevoli complotti e preparare spedizioni notturne”  (cit. da Jacques Verger, “Le università del Medioevo”, 63-64). 

astolfo@antiit.eu

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