Cerca nel blog

mercoledì 8 luglio 2020

Il mondo com'è (408)

astolfo


Antisemitismo – Fu francese, più radicale e diffuso che in Germania, nel secondo Ottocento e nel primo Novecento, fino alla sconfitta di Hitler nel 1944-45 – lo scrittore Céline non è eccezione. Si presenta l’affare Dreyfus come uno spartiacque, come se dopo il falso processo al capitano ebreo l’antisemitismo fosse cessato, mentre invece restò diffuso e radicale ancora per oltre mezzo secolo. Parte del fondo sciovinista che periodicamente in Francia, paese  per antonomasia di accoglienza, emerge virulento, contro ogni straniero – contro gli italiani nel 1936 e dopo, benché al governo ci fosse il Fronte Popolare, socialcomunista.
Di una di queste campagne fu vittima Mare Curie, benché benemerita della patria per essersi guadagnata due Nobel, per la Fisica e per la Chimica. Prima della grande guerra subì una violenta polemica di stampa, innescata dalla moglie manesca di un ricercatore che se ne separava e aveva una relazione, tra le altre, anche con la scienziata. I giornali additarono Marie Curie per mesi al pubblico disprezzo in quanto polacca. Suggerendo, poiché Maria-Marie si chiamava Solomea di secondo nome, che fosse anche ebrea, cioè indifendibile.
 
Bombardamenti - I bombardamenti non sono onorevoli. Non c’è solo Hiroshima, o Dresda, o Amburgo, la tempesta di fuoco, la Raf bombardò anche gli alleati forse perché evitava la contraerea. Bombardò per esempio gli olandesi della Zelanda: ruppe le dighe che proteggono l’isola e l’intera popolazione annegò, che stava lavorando i campi.
 
Corsica – Nel 1973, nel pieno della crisi petrolifera, quando i prezzi del greggio triplicarono e l’Italia, grande importatore, non aveva abbastanza valuta per pagarlo, si ipotizzò facetamente la cessione di un’isola del canale di Sicilia, Lampedusa o Pantelleria, a Gheddafi in cambio dell’oro nero. Ma una cosa del genere effettivamente è avvenuta con la Corsica: Genova ha dato la Corsica, che pure è molte volte più grande delle isole siciliane, alla Francia in pagamento per molto meno.  Gliela diede quando i francesi le presentarono il conto dell’operazione di polizia che per conto di Genova avevano fatto nell’isola contro Pasquale Paoli e i suoi indipendentisti. Operazione per modo di dire, perché la Corsica non se n’era nemmeno accorta. Ma chiesero due milioni. Cioè niente. Genova preferì lasciargliela in pegno piuttosto che pagare. Diede la Corsica in patrimonio personale al re di Francia Luigi XV, con un trattato di Versailles  – ce ne fu uno anche per l’Italia, nel 1768. Napoleone nascerà un anno dopo a Ferragosto famiglio del re di Francia Luigi XV.
 
Immacolata - Il cardinale Juan Torquemada, domenicano, si schierò al Concilio di Basilea (1431-1449) tra quanti si opponevano all'Immacolata Concezione. “Difensore del papa”, Juan Torquemada non è quello dell’Inquisizione – quello è Tomàs, posteriore di una generazione.
 
Lauraguais - Una duchessa di Lauraguais, Diane Adélaïe de Mailly-Nesle, figlia di una delle nipoti di Mazzarino, si distinse nel Settecento per pronunciare il famoso dubbio: “Mio marito mi è stato così infedele che non sono nemmeno sicura di essere la madre dei suoi figli”. Lei stessa amante di molti, da ultimo del re Luigi XV, che se ne incapricciò dopo le sue due sorelle maggiori, e prima della quarta – nonché della sorellastra Henriette, figlia di sua madre con un amante, il principe di Condé.
 
Lincei – L’Accademia è presentata come “una banda omoerotica incline al misticismo e al melodramma, organizzata come un ordine religioso e pericolosamente vicina all’eresia” - John Heilbron, “Vita di Galileo”.
 
Viola Liuzzo - Non si ricorda nei tanti precedenti che si esumano di questa ondata di razzismo-antirazzismo in America. Appartenente al movimento per l'integrazione razziale, fu assassinata al tempo dell'amministrazione Lyndon Johnson. Non si ricorda perché non è nera, e anzi wasp, sposata a un italo-americano: la questione razziale è politica, ma oggi si vuole che sia esclusivamente razziale.
 
Montaigne – Montaigne per purgarsi si metteva sul tavolo da lavoro il clistere (la pompetta del clistere) e gli  emollienti, li guardava mentre scriveva, e automaticamente seguivano le sedute, anche in loco se la seggiola era di quelle col buco. Una sola volta la pratica di Montaigne non funzionò, e fu perché la moglie mise sul tavolo, per avarizia, emollienti di scarsa qualità.
 
Polonia-Russia – Rinnovato dal cinismo di Stalin, che facilitò la guerra di Hitler alleandosi a lui per spartirsi la Polonia. Con acquisizioni che Stalin e i successori mantennero dopo la guerra. Imponendo anche alla Polonia un regime comunista di tipo sovietico, abbattuto solo dopo quarant’anni, malgrado le tante sollevazioni, a partire da Poznan nell’estate del 1956 – il regime fu abbattuto solo negli anni di Giovanni Paolo II papa, mediante l’accordo segreto o implicito fra “il cardinale e il generale” Jaruzeslski, secondo la nota formula di Sandro Viola. Ma il risentimento polacco parte da lontano, dal duro regime russo di occupazione nell’Ottocento, dopo un primo periodo di benevola disattenzione, subito dopo il Congresso di Vienna,1815, che “assegnava” la Polonia alla Russia. I russi arrivarono a proibire l’uso della lingua. E ogni atto di normale socialità, la scuola, l’università, le professioni, costrinsero a un clima resistenziale, di disobbedienza passiva e più o meno segreta.  
 
Suvorov - Il padre di Suvorov, il generale della guerre russe contro la Polonia e contro la Francia rivoluzionaria, si prestava da sé il denaro, rilasciava a se stesso una cambiale, spesso la protestava, e poi si puniva con durezza, come volevano allora le regole del credito, che erano cattive con gli insolventi. Si voleva liberare del senso del denaro.
 
Testa di morto - Alla morte di Federico Guglielmo I di Prussia, 1740, il padre di Federico II “il Grande”, la testa di morto tedesca, senza la mandibola e con le ossa tra i denti (in realtà sotto il teschio), che il re aveva adottato per la cavalleria, fu rappresentata nelle gualdrappe funerarie.
 
astolfo@antiit.eu

Nessun commento: