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domenica 5 luglio 2020

Ombre - 520

Sabino Cassese, fine amministrativista, il bilancio lo fa semplice, con Paolo Bricco sul “Sole 24 Ore”: “Nella pubblica amministrazione lo smart working è stato per molti una lunga vacanza”. Non si dice ma si sa. Toni Robinson, storico corrispondente del “Financial. Times”, un pomeriggio al Tesoro non trovò nessuno. E dall’usciere interpellato si sentì rispondere: “No, è la mattina che non lavorano, il pomeriggio non vengono”.

La presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, della corrente sindacale di Palamara e sua compagna di merende al telefonino, costringe alla dimissioni il presidente di sezione Fernando Prodromo, dopo una mezza dozzina di angherie e procedimenti disciplinari finita nel nulla, per essere il presidente di sezione non della sua corrente, e anzi un po’ di sinistra.

Ora che Prodomo si lamenta, avendo deciso di dimettersi, la giudice Rizzo lo insolentisce. Palamara non è un caso.

Si gioca in Toscana una partita politica senza storia per le regionali, come già in Emilia-Romagna, che però il Pd rimette in gioco. Liquidando la centrale del latte, in un singolare vuoto di iniziative per la ripresa produttiva – la Toscana è maglia nera tra le regioni. Gli ex Pci si votano alla sconfitta per alterigia? Renzi nacque così: confinato alla Provincia in via di abolizione, come Dc in seno al Pd, dal 2009 vinse tutte le primarie, a sindaco di Firenze e a segretario nazionale, mobilitando i residui Dc mentre gli ex Pci sovranamente si dividevano per tre e per quattro.

Il giudice ansioso di condannare Berlusconi ad agosto del 2013, Esposito, minaccia fuoco e fiamme contro chi sostiene che il suo giudizio fu deciso da poteri occulti. No, fu deciso da lui. Che non era il giudice naturale di Berlusconi ma fu scelto appositamente. E personalmente condannò Berlusconi prima del dibattimento, come confidava a un giornalista del “Mattino”.

Berlusconi fu condannato per avere pagato sottobanco dei diritti tv. Per una cifra minima. E forse a sua insaputa. I diritti tv acquistati all’estero come veicolo di tangenti e di esportazione di capitali era dettagliato da G. Leuzzi, “Mediobanca Editore,” 1996, che vendette 500 copie, ma tutte a Milano e tutte probabilmente lette, in cui Fininvest brillava per non esserci, nella neo-costituita “capitale del cinema”. Ma nessuno dei fatti e dei nomi del libro è stato perseguito.

Il giudice di Berlusconi, Franco, cui è toccato redigere una sentenza di condanna che non condivideva e anzi sapeva essere falsa, è scomparso con la morte. Ma è raro tra i giudici: il vero giudice è Esposito, figlio, nipote e padre di giudici, corazzato dai quattro quarti.

Il figlio del giudice di Berlusconi, Ferdinando, giudice naturalmente anche lui, condannato a tre anni a Milano per aver ricattato un inquisito, evita la deliberazione della pena non presentandosi al Consiglio Superiore della Magistratura, che deve delibarla. Un giudice Esposito può, senza complotto: il Csm non obietta. Può continuare a fare il giudice, benché condannato

Pioggia di bandiere blu, quest’anno come ogni anno, di Legambiente per i mari toscani, per la quasi totalità infrequentabili, per affluenti sporchi, a cominciare dal Versilia, e altri scarichi. Con il record italiano, mediterraneo, europeo e forse mondiale, di microplastiche nel mare, lungo le coste e nell’arcipelago toscano, portate dai fiumi, Arno compreso – più inquinato del Po e del Tevere. Vecchia complicità Pci – la Toscana è l’ultima roccaforte?

Quest’anno bandiera blu anche per Marina di Carrara. Che si apprestava a farne celebrazione quando grossi topi di fogna si sono segnalati tra le scogliere artificiali a protezione del (residuo) arenile.

Vincono i Verdi nelle città francesi. Una scelta da ricchi? Dopo il contagio, malgrado la crisi – non produttiva, non sociale? L’Occidente non ha coscienza di che cosa è, si pensa sempre ricco dispensatore di grazie.

Un appello per l’accelerazione del vaccino anti-Covid promosso dal Nobel per la pace Younous raccoglie le firme di personaggi centrali dell’ex Terzo Mondo, e laterali dell’ex Occidente (Assisi, Prodi, WaĮesa) – le firme qualificate dell’ex Occidente sono di attori e cantanti.


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