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mercoledì 8 luglio 2015

ll sesso è climatico, ma le bambine restano capricciose

L’etologo Danilo Mainardi popolarizza su “Sette” e semplifica la teoria (la “scoperta”) che vuole il sesso degli alligatori determinato dal clima: femmine a meno di 30 gradi alla schiusura dell’uovo, maschio se la temperatura è superiore. Anzi, la teoria degli alligatori è multigender. Mainardi dice che è certo: “Ora sappiamo che sotto i trenta gradi nascono solo femmine, sopra i trentaquattro solo maschi, e che nell’intervallo tra questi valori gli individui sono di entrambi i sessi”.
Non è così semplice. Per gli stessi studi che hanno condotto alla teoria: “La temperatura ambientale dipende da dove è collocato il nido: su un argine la temperatura è più alta che al suolo”. La temperatura dipende “anche dalla qualità dei vegetali con cui (il nido) è fatto”. La teoria è parte della ricerca complessa sulla scomparsa dei dinosauri: “Un repentina variazione della temperatura avrebbe potuto cancellare uno dei sessi causando l’estinzione di quei grandiosi rettili giurassici”.
Questo non spiega l’essenziale: perché “le bambine sono capricciose”? Anche per le stesse femministe – anzi, le “bambine” femministe sono capricciosissime. Perché nascono al freddo? Ma non si può dire che sotto i 30 gradi sia freddo. Dunque l’essenziale resta da spiegare.
Resta da spiegare anche la subordinata: perché non c’erano dinosaure. Allora vigeva il monogender?

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