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martedì 7 luglio 2015

Fisco, appalti, abusi (73

Legambiente dispensa Bandiere  Blu alla Riviera Apuana e Ligure infestate regolarmente a luglio e agosto dall’alga tossica “Ostreopsis ovata”. Per l’eccesso di azoto e fosforo scaricato in mare dagli affluenti, dove c’è ristagno d’acqua e mancanza di correnti, per la costruzione dei pennelli.  Le dispensa gratis? La Bandiera Blu raddoppia il costo  degli affitti.

Quattro cause fiscali su dieci si chiudono con vittoria dei ricorrenti, Gli  altri si perdono negli interminabili ricorsi – dieci anni in media, con largo raggruppamento verso i venti.

“Note incomprensibili, clienti maltrattati, Authority  assenti”: si accorge infine delle bollette sul “Corriere della sera” un collaboratore esterno, benché illustre, lo storico Galli Della loggia. Un vizio che tutti conoscono da anni, incluso questo sito. Il segno più tangibile della corruzione diffusa. Ma il giornale tace – compresi gli eminenti fustigacaste.
Negli altri giornali il silenzio è totale, neanche il colonnino di Galli della Loggia.

Alla rimostranza di Galli della Loggia fa eco solo l’Enel. In effetti gli “impuniti” della bolletta sono le aziende comunali, o ex, tutta roba di sottogoverno.

Benché chiamata in causa da Galli della Loggia, tace caratteristicamente l’Autorità per l’Energia – le bollette illeggibili sono quelle dell’elettricità e del gas. L’Autorità si distingue per proteggere i soprusi: provare a fare uu reclamo, il modulo è online.

“Piego di libro”: di venti copie spedite con Poste Italiane con questa etichetta, solo sette sono arrivate. Spedite a tre riprese, dallo steso ufficio postale romano in via Maurizio Quadrio. Alla richiesta di informazioni un impiegato risponde ghignando che il “piego di libro”, se c’è anche un semplice biglietto d’accompagnamento e il libro non arriva, le Poste non sono responsabili.
In effetti il libro è comparso su eBay, prima ancora di arrivare – le poche copie che sono arrivate.

All’obiezione che il sito delle Poste consente di allegare al “piego di libro” un biglietto da visita, l’impiegato risponde che  il biglietto non deve avere “alcuna annotazione personale”, nemmeno la firma. All’obiezione che questa limitazione è stata introdotta successivamente (ora le Poste prevedono un supplemento di tariffa se c’è la firma), l’impiegato fa spallucce.

Alle Poste di via Maurizio Quadrio non si può fare reclamo, bisogna andare a via Marmorata all’Ostiense.  
All’Ostiense l’addetto\a ai reclami è occupato\a. Dopo mezz’ora lo è ancora. E così dopo un’ora. Ma si può fare reclamo per telefono. Il telefono risponderà poi occupato per lunghi periodi del servizio 5 di Telecom. Oppure non risponde. Arriva in Borsa la zavorra?

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