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lunedì 23 dicembre 2024

L’ultima notte del diavolo

“Solo un’ultima notte gli era rimasta per scorrazzare nel mondo”, al diavolo – poi viene Natale. E lui progetta di sfogare la cattiveria sul giovane fabbro Vakùla – la cui giovane madre, “quarantenne”, è una “strega”, che tutti gli uomini in età ammalia la notte, e tutti mette nel sacco, letteralmente.  Sull’amore del fabbro per la diciassettenne Oksana, bellissima e inarrivabile. Il tutto sempre a Dikan’ka, Mirgorod, la location del secondo gruppo di racconti con cui il giovane Gogol’ tentava l’avvventura letteraria – “Veglia alla fattoria presso Dikan’ka”.
Il diavolo comincia col rubare la luna, infilandosela in tasca, per lascare Dikan’ka al buio. Un essere segaligno, che si aggira furtivo, aspetto e abbigliamento da “vero Tedesco” (“da noi chiamano Tedesco ogni straniero, francese, ungherese, svedese: sono tutti stranieri”). Con lui il giovane fabbro finirà per stipulare il solito patto diabolico. Meglio il diavolo che Oksana? No, ma dal diavolo Vakula può farsi portare in volo dal principe Potiomkin e dalla Zarina, e averne copia delle imperiali scarpette richieste dalla capricciosissima amata – Oksana chiedeva l’impossibile per allontanare il matrimonio….
Il solito guazzabuglio di figurine. Ma in clima natalizio, in qualche modo simpatiche, compreso il povero diavolo. Di uno scrittore russo di storie, luoghi, personaggi e pratiche ucraine – il villaggio è in animazione per organizzare e koljadki – “sono chiamati koljadki certi canti che, da noi, si suole cantare alla vigilia di Natale,”, da noi in Ucraina, “sotto le finestre delle capanne”.
Ritradotto da Paolo Nori, l’ultimo gogoliano. Riproposto come Nabokov, professore in America di cultura russa, lo voleva: “Qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stesso”. Di fatto, non si ride – se non alla maniera di Jean Paul, di satira dolente, bonaria. E la veduta è buio, freddo e fango, o neve scura. Ma l’umanità è fervida, tra pur tra individui per ogni verso bislacchi.  
Nikolaj Gogol’, La notte prima di Natale
, Garzanti, pp. 96 € 5,90

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