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giovedì 14 luglio 2022

Ombre - 624

Fuori i grillini, meglio un governo tecnico: ancora non si sa ma non c’è dubbio che Draghi la pensi così. Meglio che avere i grillini alle costole, dentro e fuori del partito di Conte e Grillo, che un giorno ti votano a favore un giorno contro, meglio un governo che va avanti come sa, e i grillini che vogliono (Di Maio) lo votano. Per un tecnico economista come Draghi la politica economica di Grillo e i suoi dev’essere stata da mal di testa: Ecobonus al 110, una tantum, tredicesime, reddito di cittadinanza. Sembra quasi incredibile, nel 2022, che si dica una politica l’elemosina. A che costo poi.

In Afghanistan, come già in Irlanda del Nord, le forze speciali britanniche hanno ucciso molti inermi, per paura. E non succede nulla. Sì, c’è l’opinione pubblica, la Bbc denuncia e documenta il fatto, ma non ci sono colpevoli. Poi si dice il realismo del dottor Kissinger. Qual è il realismo delle guerre a tutti i costi della Gran Bretagna da un quarto di secolo almeno? Sia pure contro la Russia. E non da ora, dal falso dossier Russiagate. E anche dalle spie che muoiono a Londra – come Calvi, il banchiere, come Maxwell, l’editore laburista, eccetera.

Il baronetto Mo Farah, quasi quarantino, imbattibile a suo tempo nel mezzofondo, nobilitato dalla regima Elisabetta per i tanti successi, rivela che non è Mo Farah. Spiega alla Bbc che da bambino in  Etiopia vide il padre decapitato, che orfano fu mandato a Gibuti da alcuni parenti, per salvarlo dalla guerra civile, e che i parenti lo vendettero schiavo a una famiglia somala che viveva a Londra – Mo Farah è il nome del figlio della padrona somala. Questo a fine 1990. A Londra. Con l’Africa c’è ancora molto da lavorare – l’imperialismo qualche ragione ce l’aveva.

Stupefacente, ma non molto, il pelo sullo stomaco di Monica Maggioni, una giornalista che sa l’inglese e ha fatto perciò qualche guerra, embedded al sicuro, è stata per questo presidente della Rai, e da presidente ha scelto di dirigere il Tg 1. Non senza precedenti, un’altra con le lingue, sapeva perfino il tedesco, e con molto pelo è stata Lilli Gruber. Ma da direttrice del Tg 1 scalza i vice, non vuole ombre. E può farlo, Maggioni è ben dorotea, del democristianesimo eterno – come Gruber. Ha cominciato da Giorgino perché è anche lui un doroteo, ma di destra. Che sia donna aggiunge o toglie?

“Niente tonaca bianca e via dal Vaticano”: non cessa di stupire il papa, pettegolo, infantile, il “parroco- papa”. Non può fare ameno di occupare i giornali, e per lo più con idiozie. Da qualche giorno con l’ipotesi, perché no, che si potrebbe dimettere, anche lui. Non ora, ma potrebbe, domani, chissà. Da ultimo con questa precisazione, che vuole essere una cattiveria contro il vecchio predecessore, Benedetto XVI, che invece si è dimesso con dignità, con sofferenza - è lui “la veste bianca” e “il Vaticano”,

La Lega di “Roma ladrona”, lo stesso Salvini in testa a suo tempo, è ora in piazza con i cartelli “Roma merita di più”. Più cinghiali?

Draghi apre la concione alla stampa estera con una barzelletta (arriva il cuore nuovo all’ultimo minuto per il trapianto, ne arrivano due, e fra quello del giovane bello e aitante e quello del vecchio banchiere centrale ottantenne il paziente sceglie quest’ultimo - “sicuramente non è mai stato usato”), e i giornalisti stranieri ridono - sanno di che si tratta: il garbo vuole che si apra una concione con toni distensivi - mentre gli italiani convitati sbarrano gli occhi: Draghi dice le barzellette, come Berlusconi, etc. Questi giornalisti italiani, e i loro direttori, non finiscono di meravigliare: si diceva che fossero provinciali, ma forse sono altro.

Gli “Uber Files” che il “Guardian” pubblica, sulle “pratiche promozionali” della società anti-taxi, possono non avere rilevanza penale ma documentano il modo di essere del cosiddetto mercato: tutto si compra.  Uber avevano libero accesso a Macron, allora ministro dell’Economia a Parigi, al vice di Obama Biden, e ci provava con Scholz, oggi cancelliere a Berlino, allora sindaco di Amburgo e contrario a Uber. A Bruxelles però, che ha adottato la direttiva pro Uber, la corruzione è accertata: con Neelie Kroos, olandese, commissario Ue per il Digitale, che finendo il mandato voleva un posto in Uber.

Superstipendi in aumento, paghe in calo. Non da ora, da trent'anni - da 35 per l’esattezza, Gabanelli e Domenico Affinito sono precisi lunedì sul “Corriere della sera”. Gli stipendi medi si sono contratti del 2,9 per cento, il divario tra lavoratori e manager si è moltiplicato da 45 a 649 volte di più. Non è migliorato 604 volte il loro rendimento, solo le posizioni di rendita – sono i manager che decidono quanto gli compete. La storia del mercato, quando si farà, sarà piena di ridicolaggini, ma distruttiva – il mercato doveva produrre più ricchezza, ma per chi?

Surreale “dibattito” sull’acqua che manca in Italia paese di acque. La capa dell'opposizione on.le Meloni deve scrivere una lettera al giornale. Le risponde un ministro “tecnico”, che non conta niente cioè, sempre con una lettera. Il giornale non può (non sa) spendere per un’inchiesta? In fondo, si tratta solo di dire che l’Italia è ferma agli anni 1960, all’ultimo Fanfani, uno che faceva le cose – cambiava anche i tubi.

Si celebra - si celebra da mesi, da anni ormai – il Mundial di Spagna, anche il giorno che la Nazionale ne becca altri 5. La Nazionale femminile dopo quella maschile: l’Italia ci dev’essere abbonata. È anche la sola che gioca col possesso palla, cioè con la palla al portiere, a cui tutti hanno imparato a toglierla dai piedi, giocando e correndo in verticale. È più stupidità o rassegnazione?

Le vittorie per molte reti sono normali nel calcio femminile – la stessa Francia ne detiene probabilmente il record, 14-0 alla Bulgaria, altrettante all’Algeria – dopo aver beccato un 7-0 dalla Germania. Sono due sport diversi, al maschile e al femminile – al femminile il calcio è verticale, con buona pace di Freud?

La Francia è robusta e veloce, inaffondabile e inafferrabile - la Nazionale femminile. Ma per tredici ventesimi è di francoafricane, toste e velocissime.

Una pagina dl “Corriere della sera” per la vice-ministra Castelli. Una vice-ministra dell’Economia, addirittura, in carica già da quattro anni e passa. Che propone ora 200 euro, poi la fiscalizzazione degli “oneri di sistema” sulla bolletta della luce, poi qualche altro spicciolo, contro l’inflazione. Sembra di sognare: contro l’inflazione, che divora salari e pensioni, la politica economica delle mance? La politica di un governo a guida economica, ex Banca d’Italia? Ma più incredibile è non un accenno di critica, nemmeno di dubbio, sui grandi media.

Il 2022 doveva essere l’anno del decollo in verticale di Unicredit dopo il Grande Freddo seguito alla sbornia Profumo. E invece “si è trovata in un mare in tempesta” – “l’Economia”. Per la Russia, ma di più per “problemi di management, che hanno portato a un rimpasto”. Quisquilie, pinzillacchere, il management?

Ma “sul titolo Equita Sim ha da poco confermato la raccomandazione  buy e il prezzo obiettivo a 13,1 euro” – oggi è a 8,43 (lunedì, giorno de “L’Economia”, era a 9,38). La Borsa come atto di fede?

Spiega Nuccio Ordine sul “Corriere della sera” che i concorsi a quiz sono pieni d’inesattezze, e di errori, anche grossolani. Ma dice anche che lo ha spiegato, con esempi, già dieci anni fa, sempre sul “Corriere della sera”, insieme con Canfora. Cita vari errori. Ma, dice, il sistema è indistruttibile, malgrado le contestazioni in tribunale e i danni, perché “servono a far guadagnare tantissimi soldi  a molti privati  che hanno organizzato corsi per preparare il candidato” - corsi per azzeccare la riposta giusta. E poi dividono, col ministero?

C’è (quasi) ogni giorno una nuova modella ucraina che imbraccia il fucile, con tuta mimetica e accessori. O è sempre la stessa, con una diversa acconciatura? Ma la guerra non è brutta?

Da ieri sono in campo anche, con belle foto e belle confessioni, molto ben redatte, gli “unicorni” (sta per gay?): “Il battaglione degli Unicorni. In prima linea, gay e finalmente fieri di dirlo”. Non ci lasciano un centimetro quadrato di attenzione libero.

Certo, sono belle queste trincee spensierate, in pose scelte e bene illuminate. Ma i copywriter lo fanno gratis?

L’assoluzione di Platini e Blatter non dice che il calcio è pulito, dice al contrario che è sporco. Non il solo calcio, più di tutti è sporca l’atletica, dove pure i soldi sono (sarebbero) di meno, con le squalifiche a comando. Per favorire chi paga di più, la Cina, gli arabi, chi vuole. Sembra perfino assurdo, quanta corruzione c’è nello sport.

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