domenica 17 agosto 2025
Ombre - 787
Non
sappiamo che cosa Meloni, e gli altri europei, si sono detti con Trump, a proposito
del vertice con Putin. Ma “la Repubblica” lo commenta aspramente con
Provenzano, una pagina – Provenzano, chi?
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Caduta e ascesa del disoccupato Tano
Quando
tutto è perduto, col lavoro, il presente e anche i ricordi, una rinascita si ripropone.
Magari sotto una forma canina, di guardiano notturno di cani, che parlano con
la luna.
L’inventiva
narrativa – la disposizione teatrale – di Camilleri qui viene meno, per la traccia
corretta, del politicamente giusto. Ma l’aneddoto, non eccelso, viene sbalzato
con interesse – con tempi sapienti. Mentre si avverte già, era inevitabile, la stanchezza
per il “vigatese”, la “lingua” di molto Camilleri.
Uno
dei racconti post-Montalbano, raccolti dieci anni fa in “La guerra privata di
Samuele”.
Il
titolo è del romanzo di Corrado Avaro, 1939, il proto-romanzo del totalitarismo
dieci anni prima della “Fattoria degli animali”- probabilmente per caso, Camilleri,
fiero comunista, non avrebbe approvato il romanzo che Alvaro, per passare la censura,
dovette dichiarare di ambiente sovietico.
Andrea
Camilleri, L’uomo è forte, “la
Repubblica”, pp. 44, gratuito col quotidiano
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