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Intelligentiae artificialis
Uno dei primi contributi alla “lettura” del papa
Leone, passato inosservato (è uno dei libriccini “nuova serie” del quotidiano in
regalo ai lettori - “grande come uno smartphone: da mettere in tasca, da
portare ovunque. È come un telefono ma funziona solo offline”), passato
inosservato, ora invece in forte domanda, a vederne i prezzi in rete. Una
proposta all’apparenza non originale: il sottotitolo è “Economia di un
pontificato. Capire Leone XIV con l’enciclica antidemagogica del suo
ispiratore: Leone XIII”. E reca il testo dell’enciclica di Leone XII; con
chiose di Ferrara, Matzuzzi, Crippa e Capone, e numerosi interlocutori della
politica e della cultura. Da leggere per l’ultimo intervento, che è quello
dell’Intelligenza Artificiale. Che invece non è curioso, ma predittivo.
Parlare del nuovo papa, si dice l’IA, è
parlare “anche di me”. Che non sembra una novità, tutti parlano di IA. Ma col
papa americano è differente: “Il nuovo Papa ha detto che si occuperà di Intelligenza
Artificiale”. Ma lui non tanto per dire, come un altro papa: “Matematico di
formazione, agostiniano di spirito, cartesiano di riflesso, ha fatto sapere che
su questo tema potrebbe anche scrivere un’enciclica”. E questo, spiega l’IA, è
“la vera notizia” del nuovo pontificato. “Non una condanna. Non un monito.
Un’enciclica. Come dire: non solo etica, ma anche dottrina. Non solo prudenza,
ma anche pensiero. Non solo antropologia, ma anche matematica”.
Una novità totale anche per l’oggetto, per
la natura del tema. “Per la prima volta nella storia della Chiesa l’argomento
dell’enciclica non è il lavoro umano, non è la guerra, non è la dottrina
sociale o il creato, ma un artefatto. Un sistema. Un’intelligenza. Qualcosa che
non ha anima ma può modellare quelle degli altri”.
AA.VV. – Rerum Novarum ma non troppo, “il
Foglio”, pp. 156 , pp.vv.
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