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venerdì 1 agosto 2025

Salvare la terra eliminando gli uomini

La figlia di David, al suo primo lungometraggio Caitlin Cronenberg segue il genere paterno, tra horror e suspense. Ma con una punta di humour nero, sarcastico più che sadico.
Il governo ha deciso che per salvare il mondo dalla catastrofe climatica una persona per ogni famiglia dovrà essere uccisa. Con l’anestetico, ma implacabilmente, a opera di squadre specializzate, di carcerati e secondini. La pratica diventa problematica quando in una famiglia, dove il padre ha deciso di salvare i figli, la patria e il mondo immolandosi volontariamente, prima che il governo decida autonomamente, insieme con la sua nuova compagna. Non subito, il problema sorge quando la nuova compagna, di origine cinese, cuoca sopraffina, che per la riunione di famiglia ha preparato un pranzo luculliano, ci ripensa e si dilegua. La squadra della buona morte ha un mandato per due morti e quindi, dopo aver fatto morire il padre, non va via senza uno dei figli. Ai quali lascia due ore di tempo per decidere chi.
Chi e per quale motivo deve morire invece di un altro. È anche una presa in giro del dubbio filosofico sul male, e sulla responsabilità morale.
È un film molto canadese, oltre che cronenberghiano. Quindi freddo, il distanziamento brechtiano porta all’estremo, l’“effetto di straniamento”, Verfremdungseffekt. Ma – non volendolo? – una satira delle pratiche di eutanasia oggi di moda, per salvare il pianeta e anche no. Si va avanti come in una commedia: ruoli buffoneschi, caratteri imputati dall’uno contro l’altro, tagli delle immagini e dei dialoghi esagerati. Nel mezzo le guardie carcerarie ripuliscono il pianeta, con i galeotti, esercitando meritoriamente i loro impulsi omicidi.
Caitlin Cronenberg, Humane, Sky Cinema

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