domenica 21 dicembre 2025
Letture - 600
letterautore
Sant’Agostino – Omosessuale
lo vuole Pasolini, in “Cani”, un articolo per il “Corriere della sera” che il
giornale non pubblicò e lui riprese in “Scritti corsari”: “L’omosessualità di sant’Agostino
è ormai, anzi da sempre, accettata in quanto è sant’Agostino stesso a confessarla”.
Il Sole di Natale
“Torna Natale” e Antonio Rezza non ci sta: “Mai come
sempre mi accorgo che la famiglia è l’anticamera dell’associazione a
delinquere, della criminalità organizzata, l’origine del malaffare”, etc, etc. per
una dozzina di righe. Ma, a parte questa lazzaronata di Rezza, “Il Sole 24 Ore
Domenica” è un numero tutto natalizio, di “racconti” di Natale, scritti per
loccsione, Natale 2025. Con un repertorio galattico di tempo ritrovato, di sogni,
di normalissime “vedute”, di uso degli occhi,e di felicità-infelicità.
Il cardinale Ravasi racconta Natale con Brecht
(Brecht ha una poesia “Alla viglia di Natale”), e con Virgilio, con l’approdo
degli esuli di Troia a Cartagine (“ci negano l’asilo della sabbia….”). E con i
nonni “adottivi” di Gesù, Simeone e Anna. Ossola col “Protoevangelo di Giacomo”,
che la notte “vede” il presepe. Con Vivian Lamarque “dicembre è il più bambino
dei mesi”. Scaraffia ricorda il Natale 1943 di Churchill alla Casa Bianca,
colpito dalla semplicità della festa: “C’era di che fortificare la fede di chi
crede che l’universo sia regolato da leggi morali” – quale differenza da oggi.
O il Natale di Colette nel 1916 col marito in licenza dal fronte a Santa Maria
d’Aracoeli a Roma, ad ascoltare “un predicatore di quattro anni e una
profetessa di otto, un’attrice nata, di abilità impressionante”.
Un numero da collezione. Con tanti altri racconti, di
Elisabetta Rasy, Giuseppe Lupo, et al., e interventi di vario genere. Andera
Gentile fa un esilarate repertorio delle trenta o quaranta cose che siamo e
vorremmo, potremmo, non esere, a partire dal tempo-non tempo obbligato al cellulare.
Ruozzi fa i controcanti di Natale: Guareschi, Buzzati, Calvino, Malerba,
Pontiggia. C’è più il presepe, ma c’è anche Babbo Natale – che potrebbe essere
uno “sciamano Samì”, ipotizza Lara Ricci. Il Natale in pittura, naturalmente. E
il Natale al cinema – anche seviziato, da Tim Burton. O a Ferragosto – quello dei
discografici, p.es., come spiega Paolo Fresu, che registrano i “White Christmas”
e i “Tu scendi dalle stelle” “sotto i quaranta gradi di Ferragosto” perché siano
sul mercato a dicembre.
Una raccolta programmata e realizzata con fantasia,
“Domenica Il Sole 24 Ore”, Un Natale disobbediente,
“Il Sole 24 Ore” € 2,50
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