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domenica 14 dicembre 2025

Ombre - 803

Esportazioni in grande spolvero: l’Italia ha superato il Giappone quest’anno, nei primi nove mesi (190 miliardi di dollari contro 184), collocandosi al quarto posto, dopo Cina, Stati Uniti e Germania. Grazie soprattutto alle esportazioni verso gli Stati Uniti, colmando il buco del 2024 (-3,3 per cento) con un aumento del 9 per cento. Che storia ci viene raccontata di Trump, dei dazi, dei fulmini e le saette?
 
“I dazi d Trump non mordono. Più 20 per cento l’export verso gli Usa”. O dice “il Messaggero2, riguarda il Lazio e l’Abruzzo, ma non c’è da sospettare che le due regioni abbiano fatto meglio di altre. Si fa informazione per incitare alla paura e all’odio?
 
“Uno dei più grandi choc del pontificato di Francesco fu la sedia bianca rimasta vuota a un concerto
“organizzato proprio per lui, il Papa”, ricorda Cazzullo nella posta dei lettori: “Non solo Bergoglio non si presentò, lasciò filtrare anche la motivazione: «Non sono un principe rinascimentale, ho da lavorare»”. Come se il concerto glielo avessero organizzato a sua insaputa. Che personaggio, un papa che le studiava tutte per “uscire sul giornale”.
La notizia era sfuggita al fatto. L’informazione è “di risulta” - come la differenziata?
 
“Mister Asfalto a caccia di sponsor nel Pd” - nel Pd romano, l’imprenditore Mirko Pellegrini è di Tivoli: “Per gli appalti!”, ha detto ai giudici che lo hanno arrestato, “ho cercato un aggancio con Goffredo Bettini e Claudio Mancini”. Bettini risultando off-limits, “mi misi alla ricerca di qualcuno che potesse presentarmi Claudio Mancini”. Incontri “casuali” sono seguiti. E gli appalti.
I giudici non credono a “Mister Asfalto”, l’on. Mancini non è indagato, ma tutti sanno a Roma che gli appalti vanno come dice lui.
 
I datteri israeliani quest’anno si chiamano medjoul.
I pompelmi non si vendono più.
 
La solita geremiade, per il festival del partito meloniano, sulla destra senza cultura, quest’anno aggrappata a Pasolini nel cinquantenario, etc.. Mentre c’è più cultura conservatrice che progressista, e anzi si potrebbe dire la cultura conservatrice, senza referenti culturali. Ma “Atreju” stessa non è Michael Ende, “La storia infinita”, che tutti i cinquantenni che leggono hanno letto - anche di sinistra. Come Tolkien, e tutto il fantasy che ora si sdogana. O, per restare alla letteratura, col riscoperto Céline, come già con Pound, con Hamsun. E Proust è di sinistra, e Joyce?  
 
Gli affitti annuali e pluriennali, fissi o quasi, e non rinegoziabili, si tassano al 26 per cento, gli affitti brevi e brevissimi, articolabili a piacimento, stagionalmente, o anche mensilmente o settimanalmente o giornalmente, e non controllabili, al 21. Poi si dice l’equità fiscale. Oppure con ci sono più affitti, si capisce la crisi demografica. I governi, si sa, governano per vincere le elezioni, E i Parlamenti?
 
E così Müller, il gelato di “fate l’amore con il sapore”, passa a destra, all’Afd – mossa evidentemente non azzardata, per un prodotto di massa. Altri seguiranno, è inevitabile: è difficile dire Afd nazista, anche se ha in corpo personaggi nostalgici, piuttosto sarà il movimento che ha sdoganato la destra incostituzionale. Il Mittelstand, la federazione dei piccoli imprenditori, da tempo è per l’abbattimento del Brandmauer, il muro di fuoco contro Afd, analogo al patto “repubblicano” in Francia contro il lepenismo. Retrospettivamente, Afd fa quello che Berlusconi ha fatto con la Lega di Bossi secessionista e con i neofascisti, li ha normalizzati, costituzionalizzati.
 
Chiarita e proclamata la normativa europea contro i (feroci) mercanti dell’immigrazione, con la delocalizzazione fuori Schengen dell’accertamento del diritto d’asilo, cosa escogiteranno le giudici tricoteuses di Roma e Milano per “liberare l’Africa”? Prima si appellavano al diritto europeo sui paesi sicuri e i non sicuri – diritto europeo che non c’era perché non ci può essere (non c’è una diplomazia europea). Ma per i media italiani bastava la parola, della giudice. 

L’antico (Egitto) ineguagliato

Un po’ dell’antico Egitto a Roma. Non molti reperti, “solo” 130, non tutti preziosissimi, né ignoti. Alcuni vengono da Torino, tra essi la Mensa Isiaca, la tavoletta di epoca romana che conserva molte memorie dell’antico Egitto. In aggiunta a quelli del Cairo e di Luxor. Tra essi il sarcofago della regina Ahhotep, d’oro. Ma tutti etstimnaiza di un’arte e una civiltà estremamente evolute e dotate tremila anni fa. Una consolazione – una storia vecchia come oggi.
Un revival e un remainder affascinanti l’Egitto ha organizzato in concomitanza con la riapertura del vecchio Mueso Egizio del Cairo, ora ingigantito in Gem, Grand Egytiam Museum, e collocato alle Piramidi accanto alla Sfinge. Accanto alla mostra romana, altre mostre sono organizzate a New York, e in Giappone, Corea del Sud, Australia, Olanda, Gran Bretagna. Amsterdam.
Il vecchio Museo Egizio del Cairo, in piazza Tahrir, dietro l’Hilton, a lungo è stato stato rifugio generoso, accessibile malgrado i sacchi di sabbia, i vetri oscurati e infeltriti, e le altre protezioni dai bombardamenti, del 1967, per chi viaggiava al Cairo. Una riserva di ottimismo, tale era – è – la bellezza. Della tmba i Tutankhamon, dei tanti manufatti, a partire dalle mummie, commoventi. Una iniezione anche di ottimismo, erano, sono, reperti di una storia vecchia di tremila e quattromila anni, di ricchezza e di gusto, nonché di abilità, di esiti perfino ineguagliati.
Tesori dei Faraoni
, Scuderie del Quirinale, Roma