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giovedì 15 aprile 2021

Restituire Montalbano a Sironi e Degli Esposti

So chi è l’assassino, ma il film è tutto nuovo per me”, Camilleri spiega nella consueta garbata presentazione - questa volta a Mollica, che gli chiede se vede i film di Montalbano e con che spirito. Riproposto dalla Rai per l’uscita in dvd, l’ultimo episodio dei “Montalbano” diretti da Alberto Sironi si fa precedere da questa curiosa spiegazione di Camilleri. Curiosa non perché i film di Montalbano, come tutti i film tratti da racconti, sono diversi dai racconti. Ma perché Camilleri lascia il merito dei film a Francesco Bruni, lo sceneggiatore. Cioè a un altro scrittore. Senza menzionare né il regista né il produttore. Che erano fino a qualche tempo fa e probabilmente sono ancora, anche di diritto oltre che di fatto, gli “autori” di un film, i padroni del copyright.
Il “Montalbano” del perdurante successo, quello dei film (anche ieri sera, alla terza replica, pur dimezzando gli ascolti, a 4,5 milioni, ha coperto il 20 per cento della audience), è senz’altro di Sironi, il regista, e del produttore Degli Esposti. È la sigla rapinosa, “creatrice” di un mondo, di squarci, vedute aeree, angoli, luci, colori, nuotate. Gli interni, mai anonimi, tutti caratterizzati, e parlanti. Come gli esterni, non casuali. E i caratteristi, scelti con un sapiente dosaggio di linguaggio corporeo prima che vocale: personaggi che parlano prima ancora di aprire bocca. Rapinosi sono questi Montalbano, pure di maniera, per la Sicilia che mostrano: non quella dei luoghi comuni, il mafioso e il turistico-macchiettistico, ma un mondo, peraltro più veritiero, di teatranti (il Siciliano era una maschera, in antico), in scenari molto caratterizzati, ricchi e poveri, dai linguaggi multipli, o meglio di spessore. Il dialetto latineggiante esprime forme mentali e idiomatiche levantine (fenicie?) e maghrebine - il dialetto siciliano era lingua franca nelle attuali Tunisia e Algeria prima del colonialismo francese. Mancato Sironi, già il titolo è fuorviante.
Alberto Sironi-Luca Zingaretti, Salvo amato, Livia mia, Rai 1, dvd

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