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lunedì 30 dicembre 2024

Giallo suicida

Il giallo è come dice il titolo: si parte da un suicidio. Commesso in una ricca dimora prospiciente il Central Park a New York. Il padrone di casa, un imprenditore, si incarica di sbrogliare la matassa retrospettiva che ha portato lo sconosciuto al suicidio, a casa sua.
Un giallo a ritroso: dato il delitto (qui non propriamente, trattandosi di un suicidio - dato il morto), scoprire perché e come ci si arriva. Un procedimento non inconsueto, anzi forse quello prevalente del gialo, il whodunit, di chi la colpa. Questo si segnala per la complessità – l’ingegnosità – del ghiommero, senza essere pretestuosa o elucubrata.  
Un giallo del 1949, prima pubblicazione in America. Di autore ignoto, a parte il nome - dato per morto in giovane età, per alcolismo, autore di due soli gialli, questo e “Qualcuno alla porta”.
Una riedizione da amatori di una ripresa, voluta da Sciascia, pubblicata da Sellerio nel 1990, qualche mese dopo la sua morte – successivamente ripresa in allegato a “L’Unità”. Con la nota di Sciascia sull’incredibile vicenda dell’autore e del libro. Letto in treno in un vecchio giallo Mondadori, regalato a Guttuso, che poi l’ha buttato via, e di recupero difficilissimo: niente più copie presso Mondadori, niente dall’editore americano, niente copyright (il testo fu recuperato alla Library del Congresso).
Geoffrey Holiday Hall, La fine è nota
, Sellerio, pp. 256 ril. €10

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