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lunedì 4 settembre 2023

Appalti, fisco, abusi (231)

Fondi comuni in perdita netta da un paio d’anni e non sappiamo perché, mentre le Borse macinano record. E mentre si continuano a pagare costi per non si sa che cosa, al gestore, al distributore (la banca), di performance. E torna a mente quanto denunciava Mediobanca qualche anno fa, nella sua “Indagine sui Fondi e Sicav italiani” nel periodo dal 1984 al 2018: “L’industria dei fondi continua a rappresentare un elemento distruttivo di ricchezza”. E ancora: “Si è verificata una diminuzione di ricchezza pari a circa 86 miliardi di euro nell’ultimo quindicennio” (1984-2013). Per i sottoscrittori, non per le banche.
 
L’indagine di Mediobanca è andata avanti per una quindicina d’anni. Poi è stata sospesa. Perché Mediobanca è entrata in forze nel retail, a pescare anch’essa nel “parco buoi”?
 
Un sedia a rotelle per handicap fisici costa 31 mila euro – per metà o poco meno a carico dello Stato. Più di un’automobile di media cilindrata, benché di meccanica molto più semplice. E ha una vita di soli due anni o poco più.
La sedia fa il paio con i medicinali salvavita che costano centinaia e migliaia di euro. Si può speculare liberamente sulla salute.
 
Sono tornate in bolletta le odiose tasse di scopo per la rete elettrica e per le fonti di energia rinnovabili, per lo più le pale eoliche, fiorente business tutto guadagno. L’una e l’altra sempre più costose della “materia energia”, del consumo effettivo di elettricità o di gas. Ma a che “scopo”, dove vanno veramente tutti questi enormi introiti fiscali?
 
Che fine hanno fatto le associazioni di utenti e consumatori? Proprio mentre impazza il “mercato”, per il cui controllo quelle associazioni erano state inventate, in Gran Bretagna e in America.

Nessuna associazione di consumatori che chieda conto di queste “tasse di scopo” - Terna e i “palisti” pagano?
 
L’Esomeprazolo Teva Italia, medicinale da banco, ha dodici pagine, fitte, di “bugiardino”. Impossibili da leggere, e poi da capire. La funzione del “bugiardino” è di informare o di lavarsene le mani? Se è così, perché imporlo? Come le dozzine di firme che bisogna mettere in banca o all’assicurazione, senza nemmeno sapere il perché, volendolo. Volendolo, è impossibile leggere dieci o venti pagine fittissime . Che d’altronde usano un giuridichese incomprensibile. E poi, non bisogna evitare gli sprechi, di carta, d’inchiostri?

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