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domenica 22 giugno 2025

Donne intrepide, un secolo prima dei diritti

“La vivace Vita Sackville-West fu una delle ultime visitatrici britanniche nella casa di Gertrude Bell a Baghdad nel 1926, pochi mesi prima della tragica morte di Bell per overdose. Le due donne erano molto diverse per età, temperamento e prospettive, ma avevano molto in comune, non ultimo il fatto di essere forze della natura con storie personali avvincenti e una propensione a scuotere le sbarre delle loro gabbie dorate e sessiste. Entrambe erano ribelli di genere, snob e attratte dalla classe sociale, dai privilegi economici e dalle circostanze. Nonostante fossero state negate posizioni, opportunità e proprietà per non essere nate maschi, nessuna delle due era particolarmente femminista. Donne ricche come Vita e Gertrude non avevano bisogno di esserlo.
“Vita Sackville-West e Gertrude Bell furono autentiche britanniche coloniali di alto livello all'estero negli anni del dopoguerra, in grado di permettersi di viaggiare e vivere a loro piacimento in paesi come la Persia e l’allora neonato Iraq, contribuendo a plasmare il caleidoscopico e complesso panorama politico del Medio Oriente, in linea con gli interessi britannici e, al contempo, sostenendo apertamente l’autodeterminazione araba. Entrambe conoscevano personalmente le nuove famiglie reali del Medio Oriente e si muovevano con disinvoltura tra diplomatici, leader militari e politici.
Londra, Costantinopoli e Parigi.
“Le strade di Sackville-West e Bell si erano già incrociate a Londra, durante le cene organizzate dall'alta borghesia di Belgravia, Mayfair e Bloomsbury. Entrambe le donne erano abituate a trascorrere periodi di vacanza in campagna (rispettivamente nel Kent e nello Yorkshire), oltre a trascorrere del tempo nelle loro case londinesi, intrattenendo ospiti e facendo visita a conoscenti. Vita si sposò a 21 anni – il suo matrimonio con il bisessuale Harold Nicholson fu piuttosto aperto anche per gli standard moderni – e Gertrude rimase single. Una forma di libertà arrivò per loro in modo diverso.
“Le due donne si incontrarono di nuovo a Costantinopoli nel 1914, prima dello scoppio della guerra. Gertrude Bell era diventata un’esperta esploratrice del deserto, archeologa e fotografa, e aveva da poco completato il suo straordinario viaggio del 1913-14 attraverso vaste distese di terreno impervio, attraversando e riattraversando la penisola arabica, disegnando mappe e scattando fotografie.
“Costantinopoli fu una tappa del suo viaggio di ritorno a Londra. Le voci sulle imprese di Bell si diffusero rapidamente e lei fu molto richiesta per raccontare le sue avventure. Fu invitata a cena a casa di Philip Graves, il corrispondente del Times , dove, a quanto si racconta, si diede alla pazza gioia fumando le sue sigarette abituali. Erano presenti anche il giovane diplomatico Harold Nicholson, appena sposato, e la moglie incinta Vita Sackville-West…”.
Uno di cinque contributi, con molte immagini, di Eleanor Scott, la pubblicista inglese specialista di Roma antica, sul suo sito “Archeology”, su Gertrude Bell – con “The Death of Gertrude Bell”, “Fine Dining in the Desert With Gertrude Bell”, “Gertrude Bell–in Search of the ‘Real Woman’” e “Gertrude Bell’s Word War 1 – Beginnings”.
Quando la vita si poteva vivere, e raccontare, senza ipocrisie – di colore, genere, sociali.
Manca, curiosamente per un sito specializzato in archeologia, l’esperienza di G. Bell a Roma, a due riprese, venuta espressamente per documentarsi e documentare (fotograficamente) il grande lavoro di scavi in città e nei dintorni. Bene accolta e ben guidata dai maggiori specialisti, Rodolfo Lanciani, il decano della grande archeologia postunitaria, tra Rma e Ostia, Giacomo Boni, direttore degli scavi al Foro omano, il direttore della British School at Rome, Thomas Ashby, ritenuto il maggiore esperto, Richard Delbrück, il professore di archeologia classica che era direttore del Deutsches Archäologisches Institut a Roma prima della Grande Guerra, quando G. Bell vi fece ritorno. Personalità con le quali si trovò anche a tenere conferenze. Un aspetto della vita tumultuosa di G. Bell che docuemnta ora l’Accademia Americana a Roma nella mostra “Women&Ruins: Archeology, Photography, and Landscape”.
Eleanor Scott, When Gertrude met Vita: the Friendship of Gertrud e Bell And Vita Sackville-West,
free online

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