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sabato 28 giugno 2025

La guerra dei tre vincitori

La Guerra dei Dodici Giorni, che tutti hanno vinto, sarà stata spettacolare per due motivi. I capintesta militari e nucleari iraniani assassinati uno per uno nelle loro abitazioni, si presume iperprotette. E un Paese, lo stesso  che predica le guerra a mezzo mondo, da mezzo secolo, quasi, e non ha contraerea, nemmeno un vecchio sam sovietico. Fra contendenti che si rifanno a Dio, spettacolare qui è l’assenza di Dio.
L’America invece è intervenuta nella sua passione dominante, il bombardamento aereo. La guerra aerea gli Stati Uniti preferiscono, perché è molto costosa, e quindi sono imbattibili. Ma come bombardieri. Gli americani non sono cacciatori, sono navigatori. E quindi niente sport in aria a chi è più abile, solo pesanti bombardieri che vanno al bersaglio, quando non c’è caccia nemica, né contraerea.
Si capisce così che abbiano vinto tutti. Trump ha riportato a casa i costosi bombardieri, Khamenei è sopravvissuto, Netanyahu 
ha fatto fuori un buon numero d’iraniani, a tiro singolo, che è il suo sport preferito.

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