Più ricca della Cina, e piu popolosa degli Usa, la Ue arranca da tempo dietro le altre grandi economie, e il divario si aggrava. “L’Europa dispone di ampi risparmi, ma non di
sufficienti investimenti. Un’Unione del risparmio e degli investimenti
(SIU), un mercato finanziario paneuropeo che mobilita e rende disponibili
i risparmi per gli investimenti in tutta l’Unione europea” è una
necessità, anche se realizzabile a lungo termine. Non c’è altra via “per
generare la quantità di investimenti di cui l’UE ha bisogno per affrontare
la sua crescita e le sfide geopolitiche”. Una iniziativa è necessaria “su più fronti, per
creare un circolo virtuoso di minori barriere commerciali e meno
burocrazia, tassi di rendimento più elevati, una regolamentazione e una
supervisione finanziaria più unificate e meno ostacoli alla circolazione
transfrontaliera dei capitali”. Per la Ue quale è, un libro dei sogni. Non ci
sarebbe altra strada per tenere il passo dell’economia mondiale, e delle
stesse trasformazioni interne alla Ue, ma delle regolamentazioni
innovative necessarie non si vede l’ombra e nemmeno il progetto. Un altro paper critico delle
condizioni interne alla Ue, dopo quello di ottobre sui “dazi”
intracomunitari, che assottigliano le risorse e scoraggiano gli
investimenti - da cui il lag forse irrecuperabile di
produttività nella Unione, e la corsa a investire fuori della Ue. Che è
rimasto senza echi – a parte un accenno di Meloni.
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