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venerdì 22 agosto 2025

Dante e l’indicibile

Acclamato dal “Financial Times per la fedeltà e la chiarezza, David Macleod Black, poeta e psicoanalista scozzese di origi sudafricana, completa a 83 anni la sua traduzione della “Commedia”. Già acclamato per il “Purgatorio”, pubblicato in traduzione nel 2022, premiato col National Translation Award in Poetry britannico. La nuova traduzione era stata avviata col poeta irlandese Ciaran Carson, cui si deve l’“Inferno” – deceduto dopo la pubblicazione.
È la ennesima traduzione di Dante, della “Commedia”, disponibile in inglese, segno di una forte domanda. Questa si segnala, spiega Black nel saggio che la accompagna, per esaltare in questo ultimo Dante un mondo angelico, di libera volontà, grazia, e amore. Con la forma dell’universo e come trovare posto in essa. Con “inventive daring” e “linguistic ingenuity” , audacia inventiva e robustezza linguistica. E per l’aspetto quasi avanguardistico, di ricerca: “Dante stira il linguaggio ai suoi ultimi limiti, provando a rendere vivido e tangibile l’ineffabile e il sublime”.  Confortato da T.S.Eliot: “La Divina Commedia è un richiamo costante… a esplorare, a trovare parole per l’inarticolato, a catturare quelle sensazioni che si possono con difficoltà avvertire, perché non ci sono parole per esse”.
D.M.Black (a cura di), Dante Alighieri in Paradiso, “The New York Review of Books”, pp. 400 $ 14,95

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