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giovedì 21 agosto 2025

Meloni al tramonto - 2

E così tutto l’intrigo bancario del suo governo sarà stato di donare Bpm ai francesi di Crédit Agricole, e Mps-Mediobanca-Generali agli eredi Del Vecchio. Un po’ da perecottari, si direbbe nel suo gergo, della presidente del consiglio Meloni, ma non è poi la conclusione che la mette in ginocchio, è l’approccio che Meloni ha sbagliato, il pauperismo-populismo dell’antico fascio sociale buttato, come nella vecchia tradizione populista, sopra alle banche – un po’, anche, come al tempo dei demo-pluto-massonici, i riflessi condizionati si autogestiscono. Gli affari non perdonano, e Milano è specialmente sensibile su questo.
Meloni non sa e non capisce che la banca è tutti noi, e che le intromissioni politiche sono viste – non lo sono? – come veleno.  Senza alcun effetto a suo vantaggio (non ha una banca, non ha niente, solo paura) ha spaventato i più – cioè tutti quelli che hanno un conto (che a regola delle leggi Monti e Draghi dovrebbero esere tutti gli italiani, tutti con carta di pagamento
 e onusti di un conto corrente, anche per pochi euro di reddito). Il potere delle banche è evidente a tutti, solo a Meloni no? E comunque n
on sa che i suoi stessi beneficiati, soprattutto in Bpm, sono democristianissimi che mai la voteranno –una romana, per di più. Le 1.500 filiali del gruppo, tutte più o meno sopra l’Appennino, e i suoi quattro milioni di clienti saranno certamente diffidati dal votarla - è ben una ex Popolare. La Lega si riprenderà la Lombardia e anche Milano, dopodiché non ci sarà Meloni, ci sarà Salvini.

Ma, certo, il capolavoro è avere di fatto donato tutto ai figli Del Vecchio, che non si sa nemmeno chi somo, e al Crédit Agricole. Si capisce qui che non ha capito. che cosa ha messo in moto. Si ritroverà contro tutta la banca, non solo Intesa e Unicredit in odore di Pd, ma anche i suoi beneficati, i furbi che si sono avvalsi della sua dabbenaggine, Bpm e Del Vecchio-Mps-Mediobanca-Generali. Questi non vogliono briglie, politiche poi. E il perché di tanto errore è semplice: non sa di finanza, zero totale, e non se ne occupa - penserà che le banche siano catene di negozi? – se non per lo show off, la manifestazione di forza. È come gli italiani più  ricchi degli inglesi, la bufala dei giornali - e come no, gliele suoniamo sempre, alla perfida Albione. Oppure non capisce: se Cairo e Elkann, suoi nemici giornalieri, esultano per Mps, qualcosa non vorrà dire? Finora ha profittato della pochezza di Schlein, la vispa Teresa del Pd, ma al voto sarà diverso.

Del resto, a testimoniarne la statemanship bastano gli sgomberi: il Leoncavallo (Milano) sì, CasaPound, de noantri, no.
Poi vengono le regionali. Dove si muove-non si muove per far vincere il Campo Largo, come in Sardegna e a Genova, o il Pd che sia, anche in Campania, e nelle Marche malgrado tutto, e perfino in Calabria – non ha capito che Tridico vuole dire “reddito di cittadinanza”.
Inutile insistere sull’incapacità di spesa. Dagli alluvionati alle strade franate e alle Ferrovie. Che mandavano i treni veloci e puntuali, e ora sono tomate alla “Freccia del Sud”. Con migliaia di miliardi, da ultimo del Pnrr, non spesi. Per l’idrologia per esempio, invasi, acquedotti, condutture urbane (non c’è sistema idrico che non perda la metà del trasportato…..): non sa spenderli, e non si cura minimamente di come fare. E questo tutti i Comuni lo sanno.
Vanta l’aumento dell’occupazione – che non dipende da lei. Parla bene l’inglese, è l’unica donna, e giovane, fra i Sette, e all’estero tutti spendono contenti qualche parola con lei. Così in politica estera se la cava – anche perché bene e male rappresenta l’Italia, che non è San Marino. Ma forse non ha capito che la politica è politica interna.

Celebra il voto al Senato sulla riforma della giustizia, che però arriva dopo due anni, necessita di un secondo sì alla Camera, di un terzo al Senato, di un quarto alla Camera, e di un referendum. Che il governo perderà – ammesso che riesca a “bruciare le tappe” nei venti mesi restanti della legislatura (ma siamo già ai primi del 2026, i restanti mesi del 2025 andranno alle leggi finanziarie). E il premierato, la sua bandiera? 

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