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lunedì 14 gennaio 2013

L’iperreale Berlusconi

Ma Berlusconi è reale o immaginario? E se è immaginario, non sarà nietzscheano, “creato” dal “tutto è opinione” di Nietzsche. Poiché è di questo che si parla. Non si crederebbe.
Non si crederebbe, ma si tratta di un monumento a Berlusconi, l’ennesimo, in forma naturalmente di critica, dissolutoria. Dice: che c’entra la filosofia con Berlusconi? Appunto: che c’entra? Con l’accusa a tutti gli altri filosofi di essere “populisti”. E cioè berlusconiani.
Tra parentesi: chissà come rosica Vattimo, di cui Ferraris è allievo, ora eretico, a sentirsi dare del populista. Cioè berlusconiano. O le colpe degli allievi ricadono sui maestri?  
I curatori, “realisti”, si gloriano di aver fatto posto in questa raccolta anche a saggi dissenzienti. Dissenzienti è una brutta parola, ma è la meno ridicola. In realtà Ferraris sembra Warhol. Con Berlusconi al posto del succo della Campbell’s – iperrealismo pubblicitario.
M.De Caro-M.Ferraris, a cura di, Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione, Einaudi, pp. 230 € 17

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