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venerdì 18 gennaio 2013

Fisco, appalti, abusi - 23

Si fa scandalo del nuovo redditometro di Befera. Che è semplicemente inapplicabile (contestabile). E forse non è nemmeno una furbata.

Per risparmiare lo Stato non dà gli insegnanti di sostegno e non dà i bidelli – non nel numero prescritto di uno ogni 100 allievi. I consigli d’istituto fanno ricorso al Tar, che dopo tre mesi condanna lo Stato, alle nomine e al pagamento delle spese. Il ricorso è standard, l’esito pure: più spese e più disservizi.
Lo Stato vuole dare una mano agli avvocati amministrativisti?

Un impegno del “patto con gli italiani” del 2001 Berlusconi ha sicuramente disatteso: le tre “i” a scuola.  Letizia Moratti introdusse l’inglese alle primarie con insegnanti d’inglese, come è l’uso in Europa. Gelmini poco dopo lo abolì – si fa un’oretta con la maestra che fa tutto. Chi vuole l’inglese se lo paghi, la scuola ha poco da insegnare.

Il sistema dei semafori installato vent’anni fa a Roma dal sindaco Rutelli dà luce verde ai pedoni per 8 secondi e per 22 luce gialla. L’inverso fa per le automobili. I pedoni passano lo stesso, regolandosi sulle automobili. Ma, “in caso”, sarebbero in torto, per loro vige il giallo.

S’illustra il congedo parentale anche per i padri. Che però hanno diritto a un solo giorno l’anno di assenza per occuparsi dei figli. Gli altri giorni non sono retribuiti: il congedo parentale solo esenta dai provvedimenti disciplinari per assenze non motivate.

Si fa grande scandalo delle spese eccessive dei consiglieri regionali. Che rientrano in un quadro legale, di plafond di spesa, e difficilmente porteranno a condanne. Non si fa invece menzione degli appalti, che sono la stella del sottogoverno e il volano della grande corruzione - quella che aggrava la spesa di miliardi e non di milioni. Delle Circoscrizioni (scuole, licenze), dei Comuni (strade, illuminazione), delle Province (per questo hanno avuto in gestione le strade), delle Regioni (sanità).

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