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La scoperta dell’Africa
Scopre il “Corriere
della sera” con Rampini le guerre “dimenticate” dell’Africa. E la politica degenerata
che avvelena il continente: dittature. corruzione, guerre tribali. Camuffata da
anticolonialismo er le “anime belle”. Un assurdo, sotto gli occhi di tutti, e
non remoto, anzi alle porte di casa. Che solo questo sito ha documentato:
http://www.antiit.com/2019/02/il-mondo-come-366.html
http://www.antiit.com/2018/09/quanto-lafrica-potrebbe-essere-ricca.html
http://www.antiit.com/2024/10/lafrica-suo-malgrado.html
(alcuni take).
Se ne vede lo specchio
all’emigrazione: confusa e problematica. È praticamente impossibile individuare
chi è protetto dalle convenzioni internazionali sui diritti civili e politici. Ogni
africano vi avr ebbe diritto. E questo non può essere: non si può trasferire l’Africa
in Europa.
A che fine poi,
per importare la stessa incapacità politica e sociale? Non si emigra dall’Africa
per decisione ponderata, come nei film, per costruirsi un futuro – che sarebbe
una benedizione, l’emigrante ha una marcia in più. Si emigra con la stessa superficialità
con cui si vive e ci si governa in Africa.
E d’altra parte è difficile l’integrazione: non ci sono disegni di integrazione,
se non in casi rari (per la mediazione di missioni e parrocchie, o delle poche
organizzazioni umanitarie non avventuristiche – un 5 per cento dell’immigrazione
africana, il 10?) Ci sono agenzie in Nigeria che promettono “Roma” alle donne per
la prostituzione, all’opera da anni, decenni. E altre per la mendicità…. L’unico
obiettivo essendo “money”, fare un po’ di soldi. Soprattutto non ci sono reti, parentali,
amicali, di indirizzo pratico (economico, finanziario) per gli africani come ce
ne sono per le comunità asiatiche, di indiani, pakistani, bengalesi o
filippini, o anche per i sudamericani (peruviani). Mentre ci sono
le mafie, dette “nigeriane”, per il caporalato, la prostituzione, lo spaccio. C’è
la dissoluzione sociale.
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