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venerdì 12 dicembre 2008

La viva compagnia dei morti

La feracità della scrittura. Sulla materia più inerte, Nuoro all'età dell'illuminazione elettrica, i quartieri scomparsi, le anime senza storia, immobile. Un’evocazione della morte, la dice nella chiusa il giurista tardo scrittore, postumo, ben vivificante - un giurisperito che era stato ferocemente anti Pinelli, benché non richiesto (i morti rivivono con una coscienza morta, incumbent, revenant?).
Salvatore Satta, Il giorno del giudizio, 1979

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