Cerca nel blog

sabato 25 aprile 2009

Rcs vuole un'altra "legge Rizzoli"

Ristorni sull'acquisto della certa forse no. Ma sì a tutti gli altri incentivi pubblici al taglio dei costi: prepensionamenti, sia ll'Inps che all'Inpgi, prolungamenti della cassa integrazione, e forse detassazione delle buonuscite o scivoli. Gli azionisti Rcs hanno escluso, per ora, un aumento di capitale, ma solo in attesa che il governo vari una nUova “legge Rizzoli”, un provvedimento come quello che nel 1981, al momento del passaggio della Rizzoli-Corriere della sera al gruppo Mediobanca-Fiat, consentì il salvataggio della stampa quotidiana, anche allora in calo di diffusione e di pubblicità.
La legge in realtà c'è, l'imperitura 416 del 5 agosto 1981, e anzi un mese fa è stata "raddoppiata" dal decreto Milleproroghe. Vale ora pure per la stampa periodica, e non più solo per i quotidiani e le agenzie di stampa, e ha avuto il plafond raddoppiato, da dieci a venti milioni di euro, a cui l'Inpgi, la previdenza dei giornaliusti potrà accedere presso il Tesoro per finanziare i prepensionamenti (ogni prepensionamento si calcola costi all'Inpgi mediamente mezzo milione di euro). Ma starà al governo riconoscere caso per caso lo stato di crisi aziendale per avere accesso agli ammortizzatori straordinari. Nonché provvedere alla moratoria o all'abbattimento fiscale.
La prima richiesta di “misure straordinarie” è stata lasciata al patron del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, l'editore cioè di un gruppo specializzato nella critica incessante al governo. Questo approccio sembrerebbe indicare negli editori scarsa preoccupazione – anche se si sa che Berlusconi e De Benedetti, se si sono più volte fregati reciprocamente gli affari, hanno pure tentato più volte di farli in sieme. Ma i soci Rcs sono tutti molto attivi, ognuno con i suoi referenti politici, per l'adozione di misure straordinarie di alleggerimento dei costi. I conti Rs sono migliori di quelli del gruppo concorrente L'Espresso, ma la tendenza negativa si accentua in questa prima parte dell'anno, e i soci temono di dover mettere presto mano al portafogli a meno di tagli drastici ai costi – la ricapitalizzazione è stata esclusa “per ora”.
Il pressing dei soci Rcs è discreto e non insistente, ma più di un socio confida di sapere che il presidente del consiglio ha una speciale affezione per il “Corriere della sera” e la “Gazzetta dello sport”. A Berlusconi il sindacato presenta il cambio di direzione, col ritorno a via Solferino di Ferruccio de Bortoli, come un ritorno a un giornalismo equanime tra i due fronti politici.

Nessun commento: