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Cronache dell’altro mondo – giudiziarie ter (308)
Il “New Yorker” s’interroga sul
processo contro Trump a New York per avere pagato una prostituta. Un processo
dove il neo presidente è stato rinviato a giudizio con 34 capi d’accusa, da
una corte presieduta dal giudice Merchan.
Il cronista del settimanale che ha
seguito il caso dice in breve, dopo molte righe, che il procuratore distrettuale
che aveva esaminato la denuncia, Cyus Vance jr., non l’aveva ritenuta fondata –
uno dei casi “zombie” che vengono riproposti regolarmente, da non si sa chi. Il
suo successore Alvin Bragg, tuttora in carica, invece sì. Ma non dice che il giudice
Merchan, che ha presieduto al rinvio a giudizio, è nominato politicamente, in
quanto democratico (come del resto i Procuratori distrettuali Vance jr. e Bragg)
e che la famiglia Merchan lavora per il partito Democratico.
Il caso potrebbe ora essere
congelato, opina il settimanale. Ma non dice che tra quattro anni Merchan non sarà
più al suo posto.
E non è ipocrisia.
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