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L’Europa di Merkel e Sarkozy
Si fa scandalo dell’ex presidente francese condannato per avere preteso e
incassato fondi libici, della Libia di Gheddafi, per la sua campagna elettorale
2007, si fa scandalo perché dovrebbe andare in prigione, un ex presidente!, e non del fatto
che ha preteso e utilizzato quei soldi. Né, soprattutto, che quattro anni dopo ha
voluto una guerra per eliminare il possibile accusatore, Gheddafi. E per ostilità
all’Italia, per aprire un fronte d’instabiità e violenze alla sua frontiera
Sud. Imponendosi a un recalcitrante Obama, tale era la sua violenza. Con la
scusa di portare la democrazia in Libia, nel mentre che liberava,
sghignazzando, le faide tribali.
Non si fa scandalo perché si sa i che servizi francesi, dagli anni 1960,
dall’Algeria, hanno usato la loro pervasiva influenza in Africa soprattutto
contro l’Italia – quando si chiamavano
Sdece, ed erano diretti dal famoso Foccart? Ma bisognerebbe ricordarlo.
Lo stesso Sarkozy che con Angela Merkel sprofondava contemporaneamente l’Italia
nella crisi del debito. Singolare coppia, per l’informazione italiana: anche A.
Merkel, discussa in patria come lo è e lo era Sarkozy, ha goduto e gode in Italia
di entusiasmo unanime, se ne sono fatte perfino agiografie, come una sorta di Bismarck
donna. Mentre fu quella del “troppo poco troppo tardi”, una opportunista.
Ferocemente anche lei, malgrado le terme di Ischia, antitaliana, come ha infine
rivelato Mario Monti sul “Corriere della sera” domenica.
E questa è, è stata in questo Duemila per un lungo decennio, l’Europa.
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