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mercoledì 22 settembre 2010

Soldati come il parmigiano, era cattolico

Due testi teatrali di Soldati adolescente, rappresentati in collegio, due testi “inutili”. Se non per documentare la precocità di Soldati, l’iperletterarietà di uno scrittore ritenuto svagato e occasionale, pieni come sono di echi e rimandi. E salvarlo dai suoi amici brillanti alla Garboli, essi sì svagati: “Soldati è uno scrittore dell’Ottocento, con anima di uno scrittore del Novecento”. Il Novecento si conferma “da rifare”, ma non per l'ovvia discendenza dall’Ottocento (e dal Settecento, e dal Seicento…). Se un testo altrettanto mediocre che “Il procuratore di giudea” di A. France fa invece parte della grande letteratura, pregiato da Sciascia e dagli esoteristi in Francia, benché antisemita, mentre il ragazzo Soldati deve giustificarsi. Il bello della pubblicazione è il lavoro di contestualizzazione che ne fa Giacomo Jori – questa è la vera narrazione. Dettagliato nei più remoti recessi, e suggestivo. Ma anch’esso, nell’essenziale, al di qua delle censure del secolo passato. “Occorrerà cogliere meglio la cultura religiosa donde discendono, nel loro dissimulato engagement, i titoli, i testi, del Soldati maturo, La confessione (1955), La messa dei villeggianti (1958), El paseo de Gracia (1986)”, conclude Jori. Ma intende: Soldati si giustifichi. Eppure Soldati non sarebbe, non è, un’eccezione, è uomo di fede a suo modo Manzoni, e uomo di fede a suo modo Leopardi, che pure era un mangiapreti – Soldati lo dice bene nel racconto “Natale giansenista” che Jori richiama: “Manzoni credeva di credere ma in fondo non credeva, era soprattutto superstizioso e temeva l’inferno. Leopardi, al contrario, credeva di non credere e invece credeva”. Singolare anche che, dovendo ammettere la religiosità di uno scrittore, si debba sempre connotarla di protestantesimo (anche se esercitata, nel caso, dai gesuiti…). È come per il capitalismo: Lutero è meglio del papa. Senza essere protestanti. Così, per la sudditanza ormai connaturata Sud-Nord: anche il parmigiano tra un po’ sarà inferiore al parmesan? 
Mario Soldati, La madre di Giuda, Pilato, Aragno, pp. XLIX, 111 , con ill., € 12

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