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martedì 19 agosto 2014

Dickens, i rottamatori e le riforme omeopatiche

Homoeopathy, too, he has practised for ages
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Just giving his patient - when maddened by pain -
Of reform the ten-thousandth part of a grain”. Il malessere delle riforme è antico?
Il deputato omeopatico che centellina le riforme, proprio quando il paziente è quasi impazzito, è
uno dei tanti bijoux della raccolta, parte di tre pamphlet in versi – pubblicati anonimi su “The Examiner”, di attribuzione tarda – contro i conservatori di Robert Peel. Nostalgici di William Pitt il Giovane, l’Alessandro Magno dei rottamatori, che “era venuto giù dal paradiso più veloce del treno”, primo ministro a 24 anni.
Altre rime della raccolta sono note ma in un quadro diverso. Il “Canto di Natale” poi incluso nel “Circolo Pickwick”, che in originale ha motivi e ritmi poi ripresi da T.S.Eliot -  motivi e ritmi da ballata, certo, ma, nel genere, tipicamente dickensiani. Proditoriamente interpolata nello spassoso “Pickwick” anche la terribile romanza “La canzone di Gabriel Grub”, dove si ride della morte. Altri testi si legano alla passione di Dickens per l’opera: teatro e musica, insieme o disgiunti.
La ballata più famosa è “The Ivy Green” dal sesto capitolo del “Circolo Pickwick”, un canto all’edera… E invece no, graziosissime canzoni, duetti e coretti adornano i suoi scantonamenti teatrali e musicali L’anno dopo il debutto letterario con gli “Sketches by Boz”, 1834,  bozzetti di vita urbana firmati come giornalista con lo pseudonimo Boz, Dickens debuttava pure come librettista d’opera, con “The Village Cocquettes”, di cui aveva proposto tema e arie al compositore John Hullah, in sostituzione di un “The Gondolier”, un libretto di cui Hullah disponeva e che non sapeva come risolvere – nessuno sapeva niente di Venezia. Due anni dopo recidivava con “The Lamplighter”, il lampionaio, per un personaggio allora famoso, Macready, direttore del teatro Drury Lane. Il teatro rigettò il progetto e “Il lampionaio” diverrà un racconto.
Insomma, non un poeta. Ma un letterato multistrato sì. Questa è una riedizione, con note aggiornate sui libelli politici e una lunga bioblibligrafia, di F.G.LKitten, 1903, New York, “The Poems and verses of Charles Dickens”, che aveva fatto in tempo a interpellare conoscenze e controparti di Dickens su questa sua pratica minore.
Charles Dickens, Poems, Alma Classics, pp. 133 € 10

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