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venerdì 26 settembre 2025

La felicità si ritrova

Il titolo è promettente e la serie pure, parte bene. Un marito e padre protettivo e amabile è accusato d riciclaggio, con mobilitazione vasta di forze dell’ordine, e per questo si eclissa – non prima di promettersi innocente. L’accusa non offusca gli orizzonti delle donne di casa, moglie, figlia e madre. Che, perduti gli agi milanesi, si spostano in un angolo remoto di Romagna, “Marina di Romagna”, dove ricominciare una diversa vita. In realtà dove cercare e trovare le prove che scagionano il fuggiasco.
Un intreccio semplice, elementare. Ma brillante sempre, per qualche motivo vivace. Campiotti ha fatto in pochi anni su Rai 1 risultati disparati, compreso il lutulento “M.” qualche mese fa. Ma evidentemente si trova bene con i personaggi femminili, Chiara Lubitch, “la sposa”. Forse perché assecondano duttili la sceneggiatura, a beneficio degli spettatori. Qui Capotondi, la moglie ancora giovane malgrado l’età ma non scema, Mascini, Valeria Fabrizi, Valentina Ruggeri al loro meglio, caratterizzate, sempre misurate, molto espressive in variate situazioni – sospetto, rifiuto, amicizia, generosità, e anche svaporatezza. Nonché le giovani Valentina Ruggeri e Nicky Passerella, che non disdegnano di “recitare”, dare spessore al ruolo, per quanto sempre di adolescenti problematiche. Vanno sul velluto anche i (pochi) personaggi maschili, nelle tre generazioni: Omar Diagne, naturalissimo ragazzotto svogliato e beniamino delle ragazze, Franceschini, il maresciallo dei Carabinieri che sa già tutto (ha esordito una quindicina d’anni fa proprio con Campiotti) e Andrea Roncato resuscitato.
Giacomo Campiotti, La ricetta della felicità, Rai 1
 

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