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C'era del metodo in Kirk, socratico
“Le società tendono a decadere rispetto alle radici che
le hanno create. Per esempio, qui nel Regno Unito avete inventato la libertà di
parola, l’avete donata al mondo, ma oggi non l’avete più: trenta persone al
giorno vengono arrestate per post offensivi”. “Perché le società prosperano e poi
cambiano? Perché la prosperità porta alla decadenza: non hai più binari morali,
non hai più gratificazione differita…”. “Se elimini gli assoluti finisci nel relativismo
morale, e il relativismo produce più sofferenza e più nichilismo”.
Come e cosa pensava il giovane attivista di destra americano
ucciso da un coetaneo, mentre discuteva con gli studenti di una università dello
Utah. Nel dibattito riprodotto dal quotidiano Kirk discute con un’assemblea studentesca
agguerrita, antipatizzante su tutti i temi sollevati, di Cambridge. Sull’aborto.
Su Trump naturalmente. Sulla guerra di Israele. Su Russia e Ucraina - entrambe
hanno colpe, ma “la Russia è peggiore dell’Ucraina” (e “l’Ucraina è un paese
molto corrotto, il più corrotto d’Europa. Non ha mai soddisfatto gli standard
per entrare nella Nato”.
“Il metodo del confronto”, con questo occhiello “il Foglio”
presenta Kirk nell’inserto dell’edizione del week-end. Uno su tutta la linea di
destra, ma argomentativo, e sempre pacato - il metodo della verità, socratico.
“Prove me wrong” – Dibattito con Charlie Kirk, “il Foglio”
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