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Blair a Gaza e il Quartetto
Blair governatore di Gaza non è solo l’ultima estemporanea di Trump. È un’idea
suggerita a Londra nel recente soggiorno regale che tanto ha lusingato il presidente
americano. Avanzata, perché no, dall’MI 6 britannico, il servizio segreto oltremare,
giacché è fotocopia del progetto con cui lo stesso servizio vent’anni fa propose
lo stesso Blair, allora primo ministro, in difficoltà politica in patria per la
guerra andata male in Iraq, quale risolutore dei problemi di Gaza. Allora divisa
tra Fatah (Autorità Palestinese) e Hamas: Blair avrebbe dovuto impedire a Hamas
di consolidare il sopravvento preso a Gaza. Successivamente, il “Guardian” avrebbe
documenato le pressioni di Blair su Fatah per “finirla con Hamas” – secondo gli
indirizzi di Israele e degli Stati Uniti.
In parallelo Blair fu coinvolto nella “Road Map” disegnata dal presidente
americano Bush jr. nel 2004 per portare la pace tra palestinesi e Israele. La realizzazione
della Road Map fu affidata al “Quartetto”, tra Onu, Ue, Usa e Russia, che era
stato costituito due anni prima, il 10 aprile 2002, a Madrid su iniziativa del
premier spagnolo Aznar. Nel 2007, dovendo lasciare Downing Street, Blair fu
nominato a capo del Quartetto, e della Road Map – lo stesso giorno, 27 giugno,
in cui rassegnò le dimissioni da premier. Si dette un po’ da fare. Organizzò dopo
un anno un incontro tra uomini d’affari palestinesi e israeliani poi saltato – troppi
odii reciproci. In contemporanea annunciò un piano “per la pace e i diritti dei
palestinesi”, cui nessuno prestò attenzione. Due anni dopo avere accettato l’incarico,
agosto 2009, si produsse in una proposta di negoziato che vedesse la partecipazione
anche di Hamas e Hezbollah, fino ad allora (e tuttora) considerate formazioni
terroristiche, alla sola condizione che fossero rappresentate dai rispettivi leader
religiosi. Poi niente più.
Blair ha mantenuto l’incarico di animatore del Quartetto fino al 27 maggio
2015 – quando rischiava un processo in patria per “crimini di guerra”, per la
guerra all’Iraq – la Corte suprema gli eviterà nel 2019 l’incriminazione (il Quartetto
esiste ancora, per cinque anni gestito da Kito De Boer, olandese, ex consulente
McKinsey, dal 2020 da John N. Clarcke, un professore americano di storia).
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