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lunedì 22 settembre 2025

Trump snob – o degli uomini forti

Trump estasiato a Londra, a corte. Pomposo, ma sinceramente ammirato. Da dove annuncia, imperiale, la fine di ogni contenzioso con la Cina, per gli accordi personali da lui definiti in lunghe telefonate con il presidente Xi. Dopo avere coltivato a lungo, con molteplici chilometriche telefonate, Putin. E nella passata presidenza perfino Kim Jong-Un, o come si chiama il re in borghese della Corea del Nord – figlio di Kim Jong-Il, figlio di Kim Il-sung.
Il presidente americano è un po’ snob, servile. Questa sembra essere sfuggita al drammaturgo Massini, che lo porta in scena come vantone, “Donald, storia molto più che leggendaria”. Ammira e imita persone autorevoli, forti.
In piccolo anche il legame speciale con la “piccoletta” Meloni rientra in questa passione – “una dei veri leader del mondo, ha fatto irruzione in Europa, tutti la amano”. Trump sarà stato anche sorpreso dall’ottimo inglese della pdc: non all’altezza del re Carlo, ma non gli capita con gli altri supereroi, Putin, Xi, Kim.

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