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venerdì 31 maggio 2013

Ombre - 178

Lo spettatore ascolta Della Valle tessere per due ore da Santoro le lodi di Bazoli e le banche, e del piano Rizzoli Corriere della sera da 600 milioni. Il giorno dopo apre il giornale e scopre che ha votato contro i 600 milioni e il piano. Il suo rappresentante in cda avendo calcolato che i 400 milioni da versare subito vanno alle banche – per il 50 per cento alle due banche azioniste di Rcs,  Intesa e Mediobanca. Non voleva dare uno scoop a Santoro, che pure gli ha organizzato due monumentali ore?

Però è vero che l’aumento di capitale Rcs è fatto per le banche e non per lo sviluppo del gruppo. Il nuovo capitalismo a Milano è sempre uguale, asfittico.

Qualcuno usa la parola giustizialismo da Santoro, e il conduttore, o il filone esperto Della Valle, ribatte stizzito che non vuole dire niente. Invece la parola ha un significato preciso: è il peronismo, cioè una forma di fascismo. Perché fare gli struzzi?  

Succede a Roma che il “Corriere della sera” sia finito in edicola alle 8. E la domenica sia consegnato senza “Lettura”. Tagliare i costi tagliando le copie? Cosa comprano gli aumentatori di capitale?

365 mila voti in meno per Alemanno rispetto a cinque anni fa, 250 mila in meno per Marino rispetto alla sconfitto Rutelli di allora. Per Alemanno si capisce, era difficile fare meglio (ha preso 27 mila voti in meno pure rispetto a Storace tre mesi fa), ma per Marino?

Stelle di Borsa in questi cinque mesi del 2013, Mediaset e Unipol hanno quasi raddoppiato le quotazioni. Un record. Erano titoli sconsigliati. In nome di che?
Poi dice che non si leggono i giornali.

Giorgio Mulé ha avuto centro procedimenti penali a carico. Solo tre si sono conclusi, quelli avviati da giudici. Tutt’e tre a favore del giudice ricorrente.
Le altre cause stampa si mettono a ruolo il sabato e si rinviano, fino a che un accordo non subentra, o le parti non si stancano. Quando si tratta di giudici, invece, il giudizio è velocissimo e di condanna. Di Pietro, pur essendo un ex, ha vinto centinaia di queste cause, fra 250 e 300, e non ne ha mai perduta una. Ciononostante, la giustizia è solo un problema di Berlusconi. Si può essere stupidi

Si può anche essere fascisti, malgrado la legge. E non per modo di dire. Tra eccellenza e ermellini. E divieti di critica.

Il Procuratore di Palermo Messineo è sicuramente uomo di carisma. Scrive su “Repubblica”e parla alla Rai. Il giudice Caterina Interlandi, che il suo carisma ha sancito, condannando i giornalisti che lo mettevano in dubbio a dure pene, ha più carisma di lui, o sono alla pari?

Il sindaco di Bari Emiliano imperversa dando le pagelle, sprezzante, a questo e quello del Pd. Questo sindaco ha un nome non per altro, ma per essere un giudice, di poco nome, fatto eleggere a suo tempo da D’Alema. Che alla rielezione a giugno 2008 fu mandato al ballottaggio, e l’avrebbe perduto se il giudice Scelsi, d’accordo con D’Alema, non avesse inventato il lettone di Putin.
I democratici hanno sempre bisogno di una puttana per vincere?

Piero Ostellino aveva criticato un mese fa nella sua rubrica settimanale sul “Corriere della sera” la requisitoria della giudice Boccassini al processo Ruby. Un articolo che, “per un qualche motivo” , dice ora, a distanza, non è stato pubblicato. Per trascuratezza?


Buttafuoco incontra Mario Sechi per “Il Foglio”, l’ex direttore del “Tempo” e candidato trombato a senatore con Monti, e l’intervista si conclude così, con una telefonata di Sechi a Calabresi, direttore della “Stampa”: “«Feci recensire il suo libro e lo cercai per chiedergli una breve per il mio più modesto tomo». Sechi, insomma, chiese un contro-favore a Calabresi. «Ma aspetto ancora la sua telefonata». Sechi aggiunge: «Risposero dalla Stampa: il direttore la richiama subito! Attendo ancora con ansia la telefonata. E la recensione»”. Il nuovo che avanza.

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