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giovedì 30 maggio 2013

La sinistra è di centro, Grillo è al 6 per cento

Nello spoglio delle preferenze a Roma, per il consiglio comunale e per quelli municipali, sono ai primi posti i candidati ex Dc, in entrambi gli schieramenti, Più popolari che diessini nel Pd, più Udc che berlusconiani nel Pdl, e nessuno dell’ex partito di Alemanno, il sindaco.
Se ne può anche dedurre che il centro ex confessionale si è mobilitato per il voto. Forse galvanizzato dal governo Letta, dal ritorno neo guelfo. E che il fortissimo astensionismo, quasi mezzo milione di voti, è tutto Pd e Pdl.
Dal numero dei voti è chiaro, inoltre, che 5 Stelle è al 6-7 per cento del voto. Il voto di protesta che era già di Di Pietro e Ingroia. Si fa valere l’astensione in parti uguali tra Pd, Pdl e 5 Stelle, ma per il movimento di Grilo è lecito invece prospettarsi una diversa valutazione del fenomeno: non disincanto, o attendismo, ma subitaneo abbandono. Il voto dei 5 Stelle tre mesi fa, tipicamente giovanile e di protesta, è per ciò stesso tipicamente motivato. Se domenica ha disertato è per un motivo. Il suo esito va visto nei numeri propri, tenendo conto anche del venti per cento di astensioni, e non in rapporto al numero di voti espressi.

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