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lunedì 7 settembre 2020

Take-away

Si chiama ora take-away e viene proposto o richiesto in tutti gli esercizi alimentari, anche i baretti – almeno un panino. Un must dopo il coronavirus: non c’è esercizio di commestibili che non pratichi o a cui non viene richiesto il take-away – anche i siti che valutano gli esercizi vi pongono tra le prime domande: è possibile ordinare? c’è un servizio di take-away? Ma è la vecchia rosticceria. Rinverdita, senza più le troppe pietanze messe a bollore da tempo immemorabile, senza più il pollo allo spiedo indurito, con più nomi di fantasia, se non piatti o proposte, e con tutte le scatole e scatolette, bianche, a strisce e colorate, i polistirolo o forex che fanno fino. Con la differenza, però, che il take-away tutti possono farlo, o ritengono di poterlo fare, anche i baristi neofiti, quelli che hanno problemi col semplice caffè espresso, ce ne sono, lasciamo andare il panino, per non dire del tramezzino. Il virus non trasmette conoscenze, ha solo creato un bisogno. Meglio, lo ha allargato, includendo le coppie che vogliono uscire, comunque non hanno voglia di fare,  accanto ai single, e alle segretarie in pausa pranzo.
L’ultima esperienza di rosticceria, una delle ultime, risale a molti anni fa, all’agosto del 1968, quando i Bertolucci, Bernardo regista già affermato col giovane fratello Giuseppe, ridacchiavano spernacchiando nella rosticceria di Rosolino Pilo al neo funzionario aziendale che, solo, in giacca e cravatta, in agosto, solo anche al lavoro in ufficio, i neo assunti vengono ultimi nei piani ferie, mangiava il suo piatto in piedi in un angolo dell’angusto locale – l’inevitabile lasagna? l’inevitabile pollo?
Doveva essere il 21 agosto, il funzionario era reduce dalla lunga alba al ponte radio aziendale che dettagliava l’invasione di Praga e della Cecoslovacchia: lo scherno dei viziati fratelli urtò contro un freddo orgoglio, come di chi è stato in mezzo alla storia. Oppure il 22 agosto, la forza della testimonianza fu durevole.
Ora è diverso. Invece che in piedi, ci si può appoggiare a scomodissimi tabouret alti a mezzo fianco. E il vino viene versato nel calice invece che nel vetro da osteria. Ma anche casual il cibo non migliora.

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