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mercoledì 16 settembre 2009

Ombre - 28

Dunque, Berlusconi aveva inventato pure Moana, Moana in tv. Che ora Murdoch gli copia, su Sky. Con grandi soldi al solito, dell’abbonamento a 500 euro, più pubblicità.
Speriamo che non ci costringano a scegliere: fra i due monopolisti non potremmo non stare con Berlusconi, più intelligente, meno prodigo, non dei soldi altrui.

Franceschini vuole abolire l’Auditel, per dare “qualità alla televisione". Non sa nemmeno cos’è l’Auditel.

A destra i voti, a sinistra l’aristocrazia dello spirito – è l’ultima frontiera. Sotto i colpi della odiosa Lega, del common sense di Bossi e del ridicule, la sinistra si erige un monumento culturale. Sarà buono per le residue professoresse della scuola affondata.

“Repubblica” riferisce di un’inchiesta del “Guardian” sulla Lybian Connection tra Berlusconi e Gheddafi: petrolio, tv, banche e Milan, sono tanti gli affari tra i due, promette il giornale. Che meglio del “Guardian” avrebbe potuto fare l’inchiesta, il posto dove si sa più e meglio della Libia è l’Italia.
È leggendo “Repubblica”, infatti, che si sanno gli interessi veri della Libia in Italia: con Profumo, un banchiere democratico (in realtà è con Geronzi, ma il beneficiario è Profumo) e, si auspica, con Bernabé, altro manager democratico, per “salvare” Telecom Italia – che una coraggiosa “razza padrona” democratica ha depredato. Ma, certo, “Repubblica” , non avrebbe potuto beneficiare del dossier dei servizi inglesi, come il “Guardian”.

E così, nell’anno 2009, ai vescovi che sta per ordinare, il papa ha dovuto ricordare tre obblighi che il più folle degli uomini riconoscerebbe automaticamente: la fede, la bontà, la prudenza. Sentendosi obbligato a specificare: “Qui bisogna subito eliminare un malinteso. La prudenza è una cosa diversa dall'astuzia. Prudenza, secondo la tradizione filosofica greca, è la prima delle virtù cardinali; indica il primato della verità, che mediante la “prudenza” diventa criterio del nostro agire. La prudenza esige la ragione umile, disciplinata e vigilante, che non si lascia abbagliare da pregiudizi; non giudica secondo desideri e passioni, ma cerca la verità - anche la verità scomoda. Prudenza significa mettersi alla ricerca della verità ed agire in modo ad essa conforme. Il servo prudente è innanzitutto un uomo di verità e un uomo dalla ragione sincera”.
Che bisogno c’è di scomodare la tradizione filosofica greca? È che i cinque vescovi devono essere italiani.

Venezia coerente non premia i film di Berlusconi. Nemmeno “Baarìa” – giusto un contentino a Placido, che alla mostra è ritornato alla macchia, facendo finta che la trentenne Jasmine Trinca sia una debuttante. Saranno contenti sia Tornatore sia lo stesso Placido, e già in paradiso.
Ma combattere Berlusconi con applausi entusiasti a Chávez (a Chávez…), con premi a un film contro la guerra e contro gli arabi, e a un film calligrafico di una sofisticata signora parigina, in cui soprattutto non si parla di ayatollah né di islam, con le escort, con le veline, anche con le “minorenni”, e contro il buon cinema, seppure italiano, che resistenza è questa?

“Repubblica” apre e impegna alcune pagine sulle virtù di Zapatero. Non ultima la prudenza, che gli ha consigliato di non interloquire alla Maddalena con lo sguaiato Berlusconi. Dando forse un orgasmo alle isteriche sue lettrici. Ma obbligando Zapatero, che forse non ne aveva voglia, a telefonare a Berlusconi e abbracciarlo moralmente. “Repubblica” non lavorerà per il “re di Prussia”?

Comunione e Liberazione si è onorata a Rimini quest’anno dei Murdoch, del figlio e del manager del padre Mockridge. Dopo avere a lungo corteggiato Berlusconi, direttamente e sotto le specie di Gianni Letta, Confalonieri, Dell’Utri eccetera. Sempre di destra si tratta, e non c’è incoerenza – anche se Murdoch-Sky si smarca ora a sinistra, in chiave anti-Berlusconi. Ma perché Cl ha bisogno sempre dell’ombrello di un monopolista?

Fini dice che bene fanno i giudici di Palermo a indagare sulle stragi del 1992-93. I giudici di Palermo rispondono che non hanno nulla da indagare. Impudenza di Fini? Ingratitudine – i giudici di Palermo dovrebbe “indagare” per ricondurre la mafia a Berlusconi?
Fini è l’ennesimo “salvato” di Berlusconi che gli si rivolta contro con ferocia, come già Montanelli, Travaglio e altri fascisti. È dunque un caso palese d’incapacità in Berlusconi: scegliersi gli amici.

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