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sabato 28 aprile 2012

Banche a rischio fallimento

Un fondo europeo di garanzie per le banche, dopo il credito illimitato, remunerativo, alle banche stesse: Mario Draghi non lo dice ma sa che l’Europa rischia il fallimento. L’ipotesi è di accelerane il funzionamento con le risorse dell’Esm, il fondo europeo di garanzia ai debiti sovrani in via di costituzione Il rischio non si dice, ma si sa che viene dai banchi spagnoli, il Santander e il Bilbao, tra i più grandi del continente, minacciati dalla crisi dell’immobiliare.
La proposta di fondo anti-fallimento delle banche ha veleggiato a lungo come ipotesi. Dell’istituto Brueghel, di cui Mario Monti è uno dei fondatori. E del direttivo della stessa Bce che Draghi presiede. In particolare del rappresentante, Jörg Asmussen. Un fondo speciale di garanzia bancaria ha chiesto Asmussen in più occasioni, se necessario anche con “soluzioni separate”, in mancanza cioè di un consenso a 27. Il collega francese di Asmussen, Benoît Coeuré, ha incluso il fondo anti rischi in un “financial compact” di più vasto consolidamento del mondo bancario. Il direttore della Brueghel, Pisani-Ferry, propugna una “unione bancaria”, e cioè un “sistema europeo” di supervisione e ricapitalizzazione delle banche per garantire l’euro da ogni rischio di “crisi della bilancia dei pagamenti interna”, per la debolezza o il fallimento di una o più banche.
Si può dirla una battaglia perduta, giacché l’Europa pensa a salvarsi. Una battaglia che l’Europa non ha iniziato , e anzi non s’è nemmeno accorta di stare combattendo, ma ne accetta il verdetto: la “fortezza Europa” che “i mercati” temevano quindici anni fa è svanita.
Il problema della Spagna non è il debito, è l’immobiliare. Cioè le banche. Una crisi analoga a quella americana che è all’origine del crack, di dimensioni minori ma non tanto. Lo sgonfiamento dell’immobiliare è già costato alle banche spagnole 155 miliardi, che potrebbero raddoppiare. Sia Zapatero che Rajoy hanno aiutato le banche con iniezioni di capitali anticrisi, ma non serve. Ora si lavora a una bad bank per l’immobiliare, in modo da poter presentare le banche libere.

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