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sabato 5 gennaio 2013

Fisco, appalti, abusi – 22

Si sia affittato una residenza per le vacanze estive, si è dovuto pagare quest’anno l’imposta di soggiorno al Comune. Che però vuole anche una certificazione dell’avvenuto pagamento. Un’autocertificazione, ma su modulo apposito. Da richiedere entro il 31 dicembre. Poi entro il 3 gennaio. Ora “dopo l’Epifania”.

Il redditometro esiste da vent’anni, dalla dichiarazione dei redditi del 1993 per il 1992. Visco lo aggiornò cinque anno dopo. Senza effetti sulla “lotta” all’evasione, giusto il lavacro dei controlli.
E al pagamento di non comunicati diritti e royalties ai fornitori del software.
I controlli, ammesso che il sistema giri, serviranno al mercato nero della fiscalità: ricatti e tangenti.


Si manifesti un interesse per una destinazione aerea, in un arco di tempo. Senza bloccare l’offerta. Si riprovi, dopo un giorno o anche un’ora: la stesa offerta sarà sensibilmente più cara. Solo per voi. Si riprovi infatti da un altro computer, magari dall’iphone: l’offerta sarà sempre più conveniente. Il venditore ha registro l’IP (Internal Protocol) del computer. Non è il Grande Fratello, ma del computer sì.

Un signore ottantenne alla Posta è indeciso su cosa comprare. Una ragazzetta gli propone titoli a 18 anni, gli rendono di più. Il signore chiede se può cointestarli al fratello più giovane, come il libretto di risparmio. La ragazzetta risponde che sì, ma che in caso di premorienza i titoli, a differenza del libretto, saranno escutibili solo alla scadenza. Tutto a voce alta. Con un’interruzione, per rimproverare un giovane che si è appoggiato al bancone: “Stia dietro la linea galla, non infranga la privacy”.

Un barone universitario “democristiano” ottenga un grant, un contributo, un finanziamento, disporrà sempre di qualche migliaio di euro a favore di chi eventualmente non è un amico. Lo ottenga invece un barone  “democratico”,  terrà tutto per sé. Perché, essendo meritocratico, è il migliore, e soprattutto non deve fare favori.

In controtendenza sulla dogmatica bancaria di effettuare tutti i pagamenti via Pos, la Banca d’Italia ha bloccato l’1 gennaio i Pos del Vaticano. Anche quelli dei Musei, che ogni giorno hanno quindicimila visitatori, a un costo elevato del biglietto, sui 50 euro per una famiglia. Per ragioni di vigilanza, è stato detto. Che però c’erano anche fino al 31 dicembre.

La cartolarizzazione delle case popolari fallì nel 2005 per il no di Fini, che la disse iugulatoria per i sottufficiali dell’Aeronautica a Roma, benché le case fossero cedute al 60 per cento del valore di mercato e con mutui di favore. In base alla minacciata cartolarizzazione, però, gli Iacp hanno ottenuto il pagamento del condominio e del riscaldamento. Anche degli arretrati. Rateizzati, in un centinaio di bollettini. Che gli inquilini onorano.

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