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domenica 19 marzo 2017

Astensione, il partito della sinistra che non c’è

Riusciranno i partiti di sinistra, ora che sono in tre, a recuperare l’astensione? Non sembra, almeno per ora, non ci pensano nemmeno – si vede a Genova. Tutti presi da liti intestine, di persone, di sedi, di fondi. Di “creditori”,  anche, esterni, che scommettono sull’uno o sull’altro, a livello nazionale oppure regionale, in Puglia, in Emilia, nel Lazio: giornali, imprese, affaristi.
Quello dell’astensione è il partito di sinistra più grosso, alla pari col Pd se non di più. Tutti gli indicatori lo dicono: l’astensione è prevalentemente il “partito” dei lavoratori. Di quelli che non hanno scelto Grillo perché promette il salario di cittadinanza – a sinistra pesa ancora il criterio delle “compatibilità”, del realismo.
Nell’ultima consultazione, per il referendum istituzionale, a Milano, Genova e Torino l’astensione dei salariati è rilevabile statisticamente. Nei 18 quartieri milanesi classificati a maggioranza salariati, l’astensione è stata del 36 per cento, 7 punti sulla media cittadina (11 punti in più rispetto all’astensione nel Centro Storico). L’astensione ha superato il No. Con punte del 47 per cento abbondante al Corvetto, del 42 a Gratosoglio, del 40 a Quarto Oggiaro e Giambellino.
A Torino l’astensione nei quartieri operai è stata molto superiore alla media cittadina (che di quella tiene conto), del 29 per cento. A lle Vallete ha superato il 39 per cento, a Falchera e a Barriera di Milano il 37, e a Mirafiori il 33.
A Genova l’astensione nei quartieri salariati è aumentata rispetto alle politiche del 2013 molto più della media, con punte del 40 per cento a Campasso, del 38  Bolzaneto, del 37 a Cornigliano.
Il fenomeno non è solo italiano. In Francia l’ultimo sondaggio socio elettorale sulle prossime presidenziali dà l’astensione il prima partito tra gli operai, al 42 per cento (la seconda scelta, al 25 per cento, è  Marine Le Pen…). Anche tra gli impiegati la prima scelta è l’astensione, al 39 per cento (Le Pen segue al 21). Ma su questa base ha puntato deciso Macron, risalendo rapidamente negli ultimi, meno elaborati, sondaggi.

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