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sabato 25 marzo 2017

L’astensione è di sinistra - 2

L’analisi differenziata del voto presidenziale americano conferma che l’astensione si collega al reddito e alla perdita dei diritti – come già si era visto analizzando il voto in Italia:
La disamina del voto americano conferma tra l’altro che Trump ha vinto, nell’America meno metropolitana, delle contee con meno di mezzo milione di abitanti,  in tutte le classi di reddito. E più tra i redditi medio bassi: rispetto al 2008 il suo ticket ha incrementato i voti del 7 per cento fra i redditi superiore ai 60 mila dollari, e dell’11 in tutte le altre classi di reddito, 50-60, 40-50, 30-40, e meno di 30 mila dollari (mentre H.Clinton ha perso il 20 per cento del voto nelle ultime tre classi di reddito, e solo il 3,3 fra i più ricchi).
Restringendo la messa a fuoco sulle contee con meno di mezzo milione di abitanti, si vede che il ceto medio alto, con reddito sopra i 60 mila dollari, è andato in massa a votare, con una percentuale elevata, del 64 per cento degli aventi diritto, e un incremento di quasi l’8 per cento rispetto al 2008, al voto per Obama. Con la riduzione del reddito cresce l’astensione, fino a ridurre il voto al 47 per cento degli aventi diritto tra i redditi inferiori ai 30 mila dollari – poco più su, al 51 per cento, nella classe di reddito ben più consistente, fra i 30 e i 40 mila dollari. .

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