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mercoledì 3 ottobre 2018

La legge non è uguale per noi

I “matrimoni” combinati da Lucano a Riace possono rientrare nella tradizione della disobbedienza civile – l’altro reato che gli si contesta, la “distrazione di fondi”, è stato liquidato dal gip come “diffuso malcostume”, quindi non incidente. Apparentabile nel caso all’obiezione di coscienza: io ritengo che un immigrato, per quanto abusivo, abbia diritto al soggiorno, e agisco di conseguenza.
Un gesto alla Pannella, purtroppo con la stessa disinvoltura - Lucano voleva “sposare” anche due lesbiche, non lo ha fatto quando ha saputo che non serviva allo statuto di rifugiata. Ma viene fatto valere come un “diritto”: un diritto di infrangere la legge. I giudici di Locri diventano razzisti, il crimine di Lucano si dice sia la solidarietà, i fondi per l’accoglienza si possono dirottare, eccetera.
È la concezione straordinaria, e pericolosa, di una sinistra-non-sinistra in Italia, prevalente nei media. Alimentata da facili entusiasmi. Tutti all’insegna del “noi siamo migliori”. Di un elitismo di basso conio e di bassa lega, che però infetta la relazione politica. Gli stessi osannano i giudici di Agrigento che accusano Salvini di sequestro di persona e di una nave militare. Di una nave militare italiana.

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