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venerdì 6 novembre 2020

L’oltraggio fatto all’amore

Un apologo della bellezza e la vita facile che degrada nella violenza. Una scena di stupro, di una moglie bella e fedele, apre un quadro inquietante e avvincente di una società e un modo di essere. Oltre che della coppia: il racconto degli effetti dell’aggressione, su di lei e su di lui,  è quanto di più verosimile, e conturbante, si sia letto in materia. Un noir svolto con la tecnica della detective story, quindi con catarsi – una sorta di - finale, tra buoni e cattivi.
Il fatto – il dramma – è intimo, e tale lo vuole il racconto. Malgrado l’aggressione, la scena del crimine, l’intrusione. Anche in questa epoca di socialità invadente e finta: “Ci sono delle star internazionali che non esitano a parlare degli stupri di cui sono state oggetto davanti a milioni di telespettatori, delle celebrità che dettagliano l’incesto di cui sono state vittime”. O più tragico che intimo: l’oltraggio è fatto all’amore, a se stessi nell’amore.
Un ritorno al “Khadra” degli esordi. Dopo avere esplorato, da laico, tutto il mondo mussulmano, dall’Afghanistan all’Africa sub-sahariana, e fatto i conti, a Cuba, con quanto resta della sinistra politica – dedito, dice di sé nella nota editoriale, “a un mondo migliore, malgrado il naufragio delle coscienze e lo scontro delle mentalità”. Qui ritorna al suo mondo, il Maghreb, il Nord Africa occidentale. Nelle specie di Tangeri, del Marocco bello, opulento e corrotto, che si legge come parte di noi. Minareti e campanili sono sullo sfondo, parte del paesaggio urbano e del linguaggio comune, le passioni e gli interessi non hanno colori, non sono esotismo – ma forse è parte di noi anche il mondo più lontano, più diverso e anche esotico, purché ben raccontato.
Il romanzo che più prende, del dopo Algeri di “Khadra”, l’ex colonnello algerino Mohammed Moulessehoul, che però è l’unico che non si traduce. Col ricorso,  anche qui come nei precedenti nordafricani, di parole italiane nella parlata quotidiana: porcherie, ponte, omertà, etc. Una sorta di nuova lingua franca, mediterranea – mediterraneo è riferimento ricorrente dello scrittore franco-algerino.
Yasmina Khadra, L’outrage fait à Sarah Ikker, Pocket, pp. 238 € 7

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