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domenica 24 luglio 2022

Cosa ci sarà sotto la crisi politica

È possibile che la crisi sia precipitata d’improvviso, e senza una vera ragione, per caso? Non è possibile, trattandosi di una crsi politica, tra persone cioè navigate, molto. E allora, vediamo un po’.
Non si può dire – non si può sapere  - ma c’è una guerra sotterranea, delle massonerie, nella crisi politica che ha portato al voto anticipato, dalla guerra di Putin in poi? Di Conte, che a Firenze era chiamato “la contessina”, scoperta di Bonafede, avvocato a Firenze di grande rispetto, si sa: è di obbedienza Grande Oriente. Che, come il Grande Oriente di Francia da cui è stato generato da Napoleone, non ha preclusioni, accoglie liberamente anche i comunisti (i repubblico-comunisti della Prima Repubblica) e quindi anche i russi, ancorché non più sovietici.
La massoneria russa è sempre stata di ispirazione francese, dai tempi di Diderot alla corte di San Pietroburgo. Anche per questo la Russia è sempre invisa a Londra, da allora: quella degli zar, quella leninista, e quella di Yeltsin-Putin – con parziale eccezione per i boiardi che hanno portato i capitali nella City.
Di certo si sa che il Grande Oriente è sempre stato accanto alla Russia postsovietica, fino alla Transnistria e alla Crimea, e ancora di recente, muovendo Macron a tenere o riaprire i contatti con Putin. Mentre di Draghi non si sa, ma è sempre stato vicino a Londra, dai tempi del “Britannia” e poi dalla presidenza della Banca centrale europea.
Resta l’incognita Berlusconi. Legato alle logge americane, Columbus eccetera, ma evidentemente non in questo caso, nel licenziamento di Draghi.  
Ma questa è solo una delle piste, volendo fare giornalismo investigativo, come è ora d’uso. Altre ipotesi non sono da scartare.
Una è naturalmente che Berlusconi sia manovrato dalle donne di casa, che lo accudiscono in villa, Licia Ronzulli e Marta Fascina. E così, da uomo dell’amore e notorio autoreferente king maker si è trasformato in killer. Ma sarebbe come dare del rincitrullito a Berlusconi.
Una terza ipotesi vorrebbe la crisi millimetrata sulla maturazione della rendita pensionistica. È l’ipotesi di Aldo Grasso questa mattina: il 24 settembre scade la soglia dei quattro anni, sei mesi e un giorno di permanenza in Parlamento per maturare il diritto alla pensione da parlamentare ai 65 anni. Perfetto, il voto anticipato è calcolato al minuto, dal 25 si può fare casino.
E poi c’è il centenario. Si vota il 25 settembre. Entro il 14ottobre le Camere sono convocate, a termini di Costituzione. Eleggono i loro presidenti, il presidente della Repubblica fa le consultazioni politiche e dà il primo incarico di governo della nuova legislatura. Il 27 ottobre? A Giorgia Meloni, come vogliono i sondaggi? Il 27 ottobre corre il centenario di Mussolini presidente del consiglio – dopo la marcia su Roma, è vero, non dopo un’elezione, ma si dimentica che non fu una forzatura parlamentare: Mussolini ebbe l’incarico formale di formare il governo, e lo formò, di popolari, liberali, nazionalisti e anche fascisti, passando alla Camera con 306 voti a favore, 116 contrari e 7 astensioni (al Senato con 196 voti contro 19). Era un Parlamento con le stesse misure del nuovo Parlamento, più o meno: il 25 settembre si eleggono 400 deputati e 200 senatori.

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