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giovedì 10 luglio 2025

Più di Nvidia poté Orcel

Nvidia capitalizza 4 mila miliardi  e stabilisce una “pietra miliare” nelle valutazioni di Borsa. Partiva da 12 dollari, è ora a 140, si è moltiplicata di quasi dodici volte. Ma in venticinque anni, anzi ventisei – si quotata nel 1999. E cavalca l’euforia ultimamente per ogni cosa IA. UniCredit è un fuscello al confronto: opera nel credito, il settore maturo per antonomasia, e capitalizza solo 91 miliardi – anche se di euro e non dollari: niente al confronto. Ma incredibile è la “marcia” di questo niente, anche al confronto di Nvidia.

UniCredit è arrivata ai 91 miliardi in quattro anni, da quando  nella primavera 2021 Orcel ne è stato nominato ad, dopo un esercizio 2020 in perdita per quasi 3 miliardi, con ricavi ancora in calo nel nuovo anno. Allora UniCredit quotava 8,5 euro, oggi è a 62 - e guarda ai 70. Un balzo di 7-8 volte, in quattro anni. Dopo una storia recente - non solo 2020, tutti gli anni 2010 – terrificante. Di un paio di raggruppamenti di azioni 10 a 1, cioè di azzeramenti, e di mostruosi aumenti di capitale, da 7,5 e da 13 miliardi.

E con UniCredit, va aggiunto, anche per spiegare buona parte delle cacce bancarie, lo stesso Bpm, passato negli stessi anni da 1 (dopo analoghi feroci tagli al capitale) a 10 euro, con traguardo  a 11.

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