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giovedì 8 novembre 2007

Se Why Not è la loggia di Prodi

È un’ipotesi. Forse solo una simulazione. Il magistrato dell’indagine non convince, per il protagonismo partenopeo, dell’arroganza mista a superficialità. Né convince la priorità: in una regione che ha duemila attentati intimidatori l’anno, sei al giorno, incendi di macchine, bombe, tiri a vuoto, ha il record dei furti in rapporto alla popolazione, e ha il record dei morti assassinati in rapporto alla popolazione, l’apparato repressivo predilige i delitti della Pubblica Amministrazione. Dal caffè degli impiegati comunali alle raccomandazioni, i carabinieri sembra che non facciano altro. La materia penale in Why Not è la raccomandazione – il gergo politicamente corretto la nobilita in voto di scambio, ma quella è. È grave - si capisce che i magistrati vogliano che la Calabria sia la Svezia - e non lo è. Nemmeno a Cuneo – cioè anche a Cuneo si fanno le raccomandazioni.
E tuttavia la loggia potrebbe esserci. Non necessariamente massonica, e forse neanche a San Marino, ma un’organizzazione stretta, politica, degli aiuti europei alla formazione e all’avviamento al lavoro. Messa su da Prodi quando era a Bruxelles, con amici nelle varie regioni che hanno contribuito all’ossatura del suo partito-non-partito. Prodi, com’è noto, non è il capo della Margherita, che a sua volta non è a capo dell’Ulivo, e tuttavia comanda, la Margherita, l’Ulivo e il governo, indiscutibilmente è il capo. L'ipotesi, la simulazione, è che abbia chiamato non solo Saladino, l’imprenditore calabrese della Compagnia delle Opere e dell’avviamento al lavoro, ma tanti saladini in ogni regione. Da sempre la Compagnia delle Opere è specializzata nella creazione di lavoro. Il suo capolavoro fu la riconquista della Capitale trent'anni fa, al tempo di Andreotti trionfante col compromesso storico, sottratta al Pci proprio nella periferia comunista, con la creazione di posti di lavoro.

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