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mercoledì 7 novembre 2007

A volte la verità è di destra

A volte la verità è di destra. La Sei, la casa editrice dei salesiani, chiede in un’antologia ai ragazzi di scuola media di organizzare l’eliminazione di un compagno, senza lasciare tracce – per imparare la tecnica del giallo (“Il Giornale”).
Roberto Genovesi scrive al “bambino romeno romano”: “Walter ha cercato di trasformare la tua città (sì, la tua) in una sorta di luna park fatto di cerchi concentrici al cui centro, dove vivono i belli e i ricchi, si faceva festa con canti, suoni e balli, mentre ai bordi si continuava a vivere sotto i ponti”. E, certo, “non può mandare Elton John o i Genesis a Tor Bella Monaca”. Altrimenti, i suv dei militanti del Pd devono fare tutto il Raccordo”, per evitare le strade intasate. (“Il Giornale”)
Giulio Sapelli, storico dell’economia italiana, vecchio Pci oggi diessino, abbandona sdegnato la presidenza dell’Autostrada Serravalle (“ho appreso molte cose e, se non mi ammazzano prima, le scriverò”). Nazionalizzata a carissimo prezzo, a favore del venditore Marcellino Gavio, dal presidente della Provincia di Milano, il diessino Alessandro Penati, quale primo atto della sua giunta dopo le elezioni del 2005, la Serravalle paga un milione al mese d’interessi a Banca Intesa, e assorbe per consiglieri e sindaci tutti intieri gli aumenti di fatturato. (“Il Giornale”)
Le Ferrovie, per i pochi treni sporchi che mandano in giro, hanno preso dallo Stato 19,3 miliardi di euro nel 2006, 22 nel 2004-2006. (“Il Giornale”)
Veltroni nel 2003 ha finanziato un corso di archeologia per i rom, 45 mila euro. (“Il Giornale”)
Raffaele Costa: “Alla metà degli anni ‘90 il Comune di Torino spese 73 milioni di lire per un corso di arti marziali per giovani nomadi” (“Il Giornale”, 6 novembre). È una persecuzione!
Nicola Porro e Mario Cervi anticipano i risultati della loro “Sprecopoli”. La commissione Antimafia, che non ha mai fatto male a nessuno, costa ogni anno tre milioni, di cui 1,7 per consulenze. Ma il primato ce l’ha la commissione Mitrokhin: spesa due milioni, 1,9 ai consulenti. C’è anche una commissione che indaga sull’occultamento dei fascicoli dei crimini nazifascisti, che spende 971 mila euro per le consulenze, e 200 mila per i viaggi dei commissari – in taxi evidentemente, poiché i fascicoli occultati si trovano a Roma. (“Il Giornale”, 6 novembre). Gli affarucci si fanno con i consulenti.
Il governo aveva annunciato tagli ai costi della politica per 1,3 miliardi. Ma la cifra si è già ridotta a un terzo.(“Il Giornale”, 6 novembre)
Il ministro Santagata ha contato 300 enti inutili, proponendo di sopprimerne subito 110. La Finanziaria ha ridotto il numero a 17, il Senato l’ha ulteriormente ridotto a 14 (“Il Giornale”, 6 novembre)
Salvatore Lo Piccolo, il mammasantissima, il capo dei capi, prospera(va) con gli appalti, le guardianie e le estorsioni. Tra queste “l’esazione sistematica si una quota sociale per le utenze elettriche: 15 euro per non avere problemi (con l’Enel) e tenere le lampadine accese nei cubi di cemento con i muri in cartongesso dello Zen”, quindici euro al mese. (“La Gazzetta del Sud”, 6 novembre). Ecco, il controllo del territorio.

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