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martedì 16 novembre 2010

Giornalisti, mafiosi esterni – 2

La cosa si potrebbe intitolare anche “Il Grande Fratello come riflesso condizionato”. La cosa - la disinformazione concorde, dunque orientata, pilotata - si può mettere sotto rubriche diverse, ma sempre è il tradimento del giornalismo, afflitto come non mai da servilismo, anche se lo camuffa come linea (ma la “linea” non era fascista?) e diritto alla libertà d’informazione. Inquietante è non solo il building di Ciancimino jr., un piccolo mafioso che sta dietro al patrimonio, quale testimone e censore della mafia politica – il terzo livello di cui tutti sono parte, eccetto noi. Più inquietante è che Giovanni Conso, ministro della giustizia di Giuliano Amato nel 1992 e di Carlo Azeglio Ciampi, peraltro integerrimo, è stato e viene detto ministro di Giuliano Amato. Per il riflesso non tanto sottile, evidentemente immortale, antisocialista. Anche se la decisione di sospendere il 41 bis la prese in un momento inoltrato del governo Ciampi (14 febbraio 1993-11 maggio 1994), cioè a metà governo. Perché si dice Berlusconi, ma il nemico dei tanti, dei molti, almeno di quelli che compilano e ispirano i dossier, giudici e altri informatori, è sempre contro ogni riforma: ogni aggiornamento, ogni modernizzazione, ogni atto di giustizia. E il nemico per eccellenza, in questo misoneismo pieno d privilegi, è chi promosse il referendum più schiacciante della storia, quello contro il pressapochismo e la fannullaggine dei magistrati.
Nella stessa linea è la responsabilità della sospensione del 41 bis fatta risalire al prefetto Niccolò Amato. Anch’egli (Amato Amato…) direttore delle carceri col governo di Giuliano Amato, e craxiano, se non socialista, dichiarato, che però non le dirigeva più da alcuni mesi col governo Ciampi. Nulla di scandaloso, ma questi “errori” fanno emergere un riflesso condizionato sotto la politica informativa dei grandi giornali, il riflesso antisocialista. Il Grande Suggeritore è quindi un ex Pci? Un missino? Da questo punto di vista sono la stessissima cosa. Il Grande Suggeritore che nella realtà sarà una selva di non piccoli suggeritori, i commissari di ogni redazione, e di un riflesso ormai condizionato: se vuoi scrivere in prima pagina la strada è solo questa.

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