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sabato 27 luglio 2013

Ombre - 184

Si aspetta la sentenza della sezione feriale della Cassazione contro Berlsuconi come se essa non fosse già nota. Che il procedimento è stato dirottato dal giudice naturale, la seconda o terza sezione della Cassazione, a quella feriale per un solo motivo: la condanna. La  seconda e la terza non sono per il “non poteva non sapere”.


Dirottare un procedimento dal giudice naturale è illegale, ed è anche un reato grave, configurando la giustizia politica. Ma non per il presidente della Repubblica – che per molto meno ha protestato con veemenza, anche in Cassazione.

Un pugno in faccia, la reazione indignata di Napolitano contro il ludibrio della sua persona e delle istituzioni alla Camera: “Spetta ai presidenti delle Camere di garantire il rispetto di regola di correttezza…”

Napolitano è rrabbiato con Laura Boldrini. Ma nessun giornale ce lo dice. La presidenta non è incapace, seppure una dritta, è solo bella.

I 5 Stelle, con Sel al rimorchio, si battono alla Camera per rinviare. Sembra di essere al tempo della vecchia Dc, il rinvio.

Di nuovo c’è il plauso dei grandi giornali al rinvio. E dei professori di seconda fila che si proclamano, col plauso dei grandi giornali, paladini della Costituzione. Non sembrano temibili, come partito della crisi. Ma non abbiamo altro: o questi o Berlusconi.

Dopo quattro anni di indagini non si sa ancora se Schifani ha preso o no un caffè al bar con un mafioso. Un caffè non avvelenato, evidentemente, e questo dovrebbe essere un indizio a favore, la mafia i caffè li offre avvelenati.
Anche la Procura di Palermo, che ha indagato per i quattro anni, dice di no. Ma Piergiorgio Morosini, giudice, vuole che si indaghi per altri quattro mesi.

Morosini è lo stesso giudice che vuole condannato il senatore Mancino in quanto affibbiato a Riina, pur non avendo la pubblica accusa a suo parere “neppure affrontato il tema delle fonti di prova”. Un giudice che sembra inventato – che questo sito definiva ubuesco.

Il giudice, sindacalista in aspettativa di Magistratura Democratica, è in cerca una candidatura sicura del Pd, e la cosa si può capire. Ma arrestare, mentre si continua a indagare, anche qualche mafioso sicuro no? A Palermo sicuramente non difettano, ma da una ventina d’anni non se ne arresta più uno. Pax mafiosa?

Gli acquedotti toscani perdono “oltre” il 50 per cento dell’acqua che trasportano. Non si sa di quanto oltre. Cioè si sa ma non si può comunicare. Solo si dice che le perdite erano diminuite negli ultimi anni fino al 2010, quando agivano gli “ambiti territoriali” – cioè l’acqua a gestione privatistica. Ma fino a un 40 per cento.
Un 40 per cento di acqua “perduta” in Toscana è normale.

Il mare è atrofizzato a Forte dei Marmi, la spiaggia più cara d’Italia, e in tutta la Versilia, colorato di alghe giallastre. Ma non se ne fa scandalo.

Moratti vende l’Inter a un signore sconosciuto, un piccolo Berlusconi dell’Indonesia, che avrebbe un fratello di nome Garibaldi. Deve vendere, per non fallire, e quindi la cosa non gli si può portare a colpa. Ma il motivo vero della vendita, i problema della Saras, la finanziaria-azienda di famiglia e suoi personali, che sono seri e andrebbero detti, poiché coinvolgono soci inavvertiti, si tacciono. Si magnifica invece il futuro ruolo nell’Inter di suo figlio, che, chissà, forse farà il vice-presidente.

Anna Laura Millucci, artista visiva, si trucca ferita a morte, si posta su facebook, manda l’immagine alle agenzie e ai giornali, e dice che l’ha conciata così il suo uomo, che l’ha anche “privata del figlio che portavo in grembo”. Proprio così, lo portava in grembo. Ma che c’entriamo noi?

Luca Mastrantonio ricorda sul “Corriere della sera” che scimmia prima che dall’onorevole Calderoli fu usato da Lidia Ravera, contro Condoleeza Rice, anch’essa nera. Ravera ha le ali, e quindi non si può dire. Ma c’è una scimmia di destra e una di sinistra?

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