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venerdì 17 aprile 2020

Ecobusiness - del ciclo Edwige Fenech

Tacciono i rilevatori dell’inquinamento dell’aria. Per non dire che la terra muore di circolazione automobilistica – e di imballaggi (vendite online, a domicilio)?
Temono di perdere il posto?
Abbiamo tutti un termos. Ce n’era necessità?
Abbiam o tutti una o due sporte grandi di plastica resistente, per la spesa. Ce n’era necessità?
Si fa dell’ambiente un bisogno per lo shopping – inquinante.
Si vendono - sono un  must, un obbligo morale e sociale - macchine elettriche che costano due volte e anche tre una macchina a scoppio, e non vengono utilizzate: non si può, non ci sono stazioni di ricarica, la ricarica è lenta e lunga, anche di ore, l’elettricità costa, la macchina ha autonomia limitata, urbana.
“Dottor Jekyll e gentile signora”, 1979, del “ciclo Edwige Fenech”, vede Paolo Villaggio impegnato in tutti i crimini contro l’ambiente che ora si prospettano. L’ecologia ha un passo lento. Anche ora che si rilancia come business.
Consumiamo ogni anno 160 metri cubi di acqua pro capite. Contro i 60 della Germania. Perché in Italia fa più caldo? No, fa più caldo, afoso, in Germania. In Italia la metà dell’acqua si perde condotte rotte – non esattamente, il 42 per cento.
Consumiamo 160 mc di acqua in aggiunta agli ettolitri di acqua minerale. L’Italia è il paese secondo al mondo per consumo di acque minerali, dietro il Messico. Primo in Europa, 206 litri l’anno a persona.

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